4 maggio 2024
Aggiornato 08:30
Appello per un divieto globale delle armi nucleari

Anniversario Nagasaki, sindaco chiede bando armi nucleari

64 anni fa seconda bomba atomica Usa, tre giorni dopo Hiroshima

TOKYO - In occasione del 64esimo anniversario della bomba atomica sganciata dagli americani su Nagasaki, il sindaco della città giapponese ha lanciato un appello per un divieto globale delle armi nucleari «Noi, esseri umani, siamo di fronte ad un bivio», ha dichiarato Tomihisa Taue nel discorso pronunciato alle 11.02 locali, ora alla quale la bomba al plutonio americana rase al suolo la città, il 9 agosto 1945, uccidendo 80.000 persone.

«Se una strada ci può portare verso un mondo senza armi nucleari, l'altra ci porterà verso l'annientamento e ci farà soffrire un'altra volta come per la distruzione di Hiroshima e Nagasaki sessantaquattro anni fa».

L'attacco su Nagasaki avvenne tre giorni dopo quello su Hiroshima, costato la vita a 140.000 persone. Dopo l'attacco atomico americano il Giappone capitolò il 15 agosto, mettendo fine alla Seconda guerra mondiale.

La bomba esplose a circa 470 metri d'altezza vicino a fabbriche d'armi; a quasi 4 km a nord-ovest da dove previsto. Questo «sbaglio» salvò gran parte della città, protetta dalle colline circostanti, dato che la bomba cadde nella Valle di Urakami.

Tuttavia il computo delle vittime rimase drammaticamente elevato. Secondo la maggior parte delle valutazioni, circa 40.000 dei 240.000 residenti a Nagasaki vennero uccisi all'istante, e oltre 55.000 rimasero feriti. Il numero totale degli abitanti uccisi viene comunque valutato intorno alle 80.000 persone, incluse le persone esposte alle radiazioni nei mesi seguenti.