29 aprile 2024
Aggiornato 03:30
Nell'ambito dell'inchiesta sulla morte della popstar

FBI perquisisce la casa del medico di Michael Jackson

Conrad Murray ha somministrato anestetico prima della morte

NEW YORK - L'Fbi ha perquisito la casa del medico di Michael Jackson, a Las Vegas, nell'ambito dell'inchiesta sulla morte della popstar. Le autorità federali avevano già in precedenza fatto un blitz nello studio del cardiologo Conrad Murray, in Texas.

OMICIDIO COLPOSO? - Secondo indiscrezioni emerse dall'indagine Murray avrebbe somministrato una dose fatale di un potente anestetico che sarebbe la causa della morte del cantante e potrebbe essere incriminato per omicidio colposo. Murray, che si trovava nella casa di Jackson al momento dell'arresto cardiaco, il 25 giugno scorso, avrebbe somministrato il farmaco propofol, commercializzato come Diprivan. Jackson usava il propofol per combattere l'insonnia, anche se il medicinale non è formalmente un sonnifero.

Le prime perquisizioni, condotte una settimana fa a Houston, avevano permesso alle autorità di accedere agli archivi, ai conti, alle prescrizioni mediche, alle ricevute delle consegne e dei pagamenti, alle cartelle cliniche «e agli attrezzi e strumenti usati per commettere il crimine». Era stato a quel punto, con la pubblicazione dei documenti registrati in tribunale, che era stato confermato ufficialmente per la prima volta che Murray era il centro delle indagini.

TEST TOSSICOLOGICI - L'ufficio del coroner di Los Angeles ha confermato che sia i risultati dei test tossicologici condotti sul corpo di Jackson sia il rapporto sull'autopsia verranno pubblicati alla fine di questa settimana. Secondo ABC News, i patologi hanno scoperto nello stomaco del Re del Pop un cocktail mortale di medicinali, tra cui l'OxyContin, analgesico con effetti simili a quelli della morfina, e il Demerol, potente anestetico utilizzato per gli interventi chirurgici.