18 aprile 2024
Aggiornato 23:00
Crisi politica seguita alle contestate elezioni presidenziali

Da Rafsanjani dura critica a leadership Khamenei

«Senza sostegno del popolo non si può essere guida suprema»

TEHERAN - «Se il popolo non è con te, non puoi essere Wali (ovvero guida suprema): se il popolo iraniano non è soddisfatto, il governo perde la sua legittimità»: nel sermone del venerdì l'ex presidente iraniano Hashemi Rafsanjani ha lanciato una dura critica alla leadership di Ali Khamenei, alimentando le fiamme della crisi politica seguita alle contestate elezioni presidenziali del 12 giugno scorso.

«Quando l'imam (Ruollah) Khomeini scatenò la Rivoluzione si rifiutò di usare le armi contro lo Scià», ha ricordato Rafsanjani, sottolineando come agli inizi della Repubblica Islamica «ci si rivolgeva direttamente al popolo e i Consigli popolari varati a quell'epoca godevano del sostegno» dello stesso Khomeini.

«Abbiamo organizzato lo Stato prendendo come punto di riferimento la volontà del popolo, che elegge il Parlamento e il presidente della Repubblica: è vero che è un governo religioso, ma siamo una Repubblica», ha continuato Rafsanjani, precisando che «'repubblica' non è una parola astratta: occorre coniugare Repubblica con Islam e se non ci basiamo sul parere del popolo non saremo mai islamici».

Rafsanjani torna poi sul polemico esito delle elezioni, che hanno dato la vittoria al Presidente uscente, l'ultra-conservatore Mahmoud Ahmedinejad, tra le accuse dei brogli dei candidati riformisti: «Avremmo sperato di coronare la partecipazione popolare al voto con delle elezioni libere: alcuni però vogliono escludere il voto popolare».

«Stiamo attraversando giorni difficili e amari: tutte le correnti esistenti nel Paese ne soffrono, abbiamo bisogno di unità per fare fronte ai pericoli che ci circondano», ha copntinuato Rafsanjani facendo appello all'unità e rilanciando el sue proposte per «far tornare la fiducia tra il popolo e il governo».

«Dobbiamo tutti attenerci alla legge e convincerci a vicenda con la legge: c'è stato un clima che non lo ha permesso. La tv deve aiutare a ritrovare un clima amichevole ed il popolo deve poter vedere, sentire e giudicare. Non si devono imporre dei vincoli ai mezzi d'informazione, che devono attenersi alla legge», ha concluso Rafsanjani, che ha poi chiesto il rilascio dei detenuti: «Tuteleremo il governo e risarciremo coloro che hanno subito danni e che sono leali verso il governo».