27 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Afghanistan

«Obama presidente illegittimo»: soldato diserta fronte

Frederick Cook contesta la validità del certificato di nascita

NEW YORK - Per quel che lo riguarda, Barack Obama non è il legittimo presidente degli Stati Uniti e per questo un soldato dell'esercito americano non è tenuto a obbedire all'ordine di andare in Afghanistan. E' la pretesa del maggiore Stefan Frederick Cook, un riservista della Florida che si oppone alla chiamata al fronte citando la polemica sulla cittadinanza di Obama esplosa l'anno scorso durante la campagna elettorale. Obama di padre kenyano e madre del Kansas è nato alle Hawaii nel 1961, due anni dopo la formale annessione dell'arcipelago agli Stati Uniti ma la destra contesta la validità del suo certificato di nascita.

La questione è stata vagliata per mesi durante la campagna delle primarie democratiche e poi in quella presidenziale ed è priva di fondamenti legali, ma non mancano gli irriducibili, come Orly Taitz, l'avvocato di Cook.

Obama, si legge nella denuncia di 20 pagine depositata presso un tribunale della Georgia, non è un cittadino americano e per tanto la sua elezione alla Casa Bianca è invalida.

Taitz, che ha già contestato la legittimità della presidenza in diversi tribunali, ora rivendica lo status di obiettore di coscienza per il proprio cliente. Poiché Obama non è il legittimo presidente degli Stati Uniti, non è neppure il comandante in capo delle Forze Armate.

Cook è stato richiamato in Afghanistan il 9 giugno scorso, ma non vuol partire «partecipando ad azioni militari fuori dagli Stati Uniti sotto il comando di questo presidente rappresenterebbe una violazione del diritto internazionale, e ottemperare a tali doveri sarebbe pertanto passibile di azione giudiziaria per crimini di guerra». L'udienza per discutere la richiesta di Cook è in programma per giovedì prossimo.