25 aprile 2024
Aggiornato 03:30

Iran: dipendente ambasciata Gb incriminato formalmente

Avvocato: «Accusato di aver agito contro la sicurezza nazionale»

TEHERAN - Uno dei nove dipendenti iraniani dell'ambasciata britannica a Teheran, arrestati lo scorso 28 giugno contro la rielezione dell'ultraconservatore Mahmoud Ahmadinejad alle presidenziali del 12 giugno, è stato incriminato formalmente e sarà processato con l'accusa di aver «agito contro la sicurezza nazionale». Lo ha detto il suo avvocato, secondo quanto riporta oggi il quotidiano britannico The Guardian.

L'uomo, 44 anni, è il capo analista politico dell'ambasciata, ed è stato arrestato sabato scorso ed è stato formalmente incriminato dalle autorità iraniane, ha detto il legale, Abdolsamad Khorramshahi. «Sembra che sarà processato», ha aggiunto l'avvocato. «Abbiamo preparato i documenti difensivi e li presenteremo. Incontrerò il giudice la prossima settimana». Il dipendente dell'ambasciata si trova ora nel carcere di Evin, a Teheran.

L'analista è uno dei due membri dello staff che si trovano ancora in stato di arresto, in quanto sospettati di essere coinvolti nelle proteste contro il regime seguite alle contestate elezioni. Gli altri sette dipendenti sono stati rilasciati.