20 aprile 2024
Aggiornato 18:30

Prima vittoria per rivoluzione verde di Obama, rischi al Senato

Camera Usa approva legge contro le emissioni con 7 voti di scarto

WASHINGTON - Prima vittoria per la «rivoluzione verde» di Barack Obama. La Camera dei rappresentanti Usa ha approvato oggi un vasto progetto di legge per contrastare i cambiamenti climatici e modificare il processo di produzione e consumo di energia del Paese. Tuttavia, la vera battaglia si annuncia ora in Senato, dove il testo dovrebbe arrivare il prossimo autunno. Nel suo tradizionale discorso del sabato, Obama ha esortato i senatori a dare prova di coraggio e a emulare i deputati.

«Il mio appello a tutti i senatori, così come a tutti gli americani, è questo: non possiamo avere paura del futuro, né dobbiamo essere prigionieri del passato - ha detto Obama - non credete alla mistificazione secondo cui esiste una contraddizione fra energia pulita e crescita economica». Il voto della Camera dei rappresentanti segna la prima volta in cui il Congresso approva una legge che pone un tetto alle emissioni dei gas serra.

Il testo è stato approvato con 219 voti favorevoli e 212 contrari. Ben 44 deputati democratici hanno votato contro, confermando i contrasti scatenati dal disegno di legge all'interno dello stesso partito di maggioranza, mentre otto repubblicani hanno sostenuto il progetto.

Poche ore dopo il voto, Obama ha dichiarato che si è trattato di «una vittoria del futuro sul passato» e di una «tappa coraggiosa e necessaria». La legge mira a ridurre le emissioni di CO2 e a creare al contempo posti di lavoro nella 'green economy', diminuendo la dipendenza del Paese dalle fonti di energia straniere. In particolare, prevede la creazione di un mercato dei diritti di emissione denominato 'cap and trade', in cui questi diritti vengano venduti oppure concessi gratuitamente alle industrie più vulnerabili. L'obiettivo è di ottenere una riduzione progressiva delle emissioni di gas a effetto serra del 17% nel 2020, rispetto ai livelli del 2005, e dell'83% nel 2050.

Il piano prevede inoltre che i fornitori di energia ottengano il 15% della loro produzione da fonti di energia rinnovabili (eolico, solare, geotermico, biomassa) entro il 2020. Nello stesso lasso di tempo, i consumi di elettricità dovrebbero essere ridotti del 5% grazie a misure di risparmio energetico. Previste anche modifiche alla normativa edilizia, in modo che le nuove abitazioni siano più efficienti del 30% dal punto di vista energetico nel 2012 e del 50% nel 2016. «Questo progetto di legge creerà milioni di posti di lavoro - ha detto il deputato democratico Henry A. Waxman, uno degli autori del testo - farà risparmiare miliardi e favorirà l'investimento nelle proprie fonti di energia per migliaia di miliardi».

Per vincere in Senato, senza l'ostruzionismo dei repubblicani, Obama avrà bisogno di almeno 60 voti su cento: un traguardo non facile, dato che non pochi senatori democratici dovranno fare i conti con le pressioni, e i possibili mancati finanziamenti, delle lobby industriali. Già il voto alla Camera, con soli sette voti di scarto, ha dimostrato che la battaglia non sarà facile: «Per molti si è trattato di un voto difficile perchè gli agenti dello status quo si sono schierati contro con tutte le loro forze, a Washington e nelle loro circoscrizioni», ha sottolineato il Presidente della Camera, Nancy Pelosi. Tuttavia, ha aggiunto Pelosi, «abbiamo approvato una legge che trasformerà il sistema portandoci verso il futuro».