Birmania, Aung San Suu Ky compie 64 anni, in carcere
Appelli su internet da tutto il mondo per la sua liberazione
Rangoon - Oggi il premio Nobel per la Pace, Aung San Suu Kyi compie 64 anni. Un compleanno che la leader dell'opposizione birmana trascorre privata della libertà, come molti di quelli precedenti. La fondatrice della Lega nazionale per la Democrazia «festeggia» nella prigione di Insein, a Rangoon (oggi Yangon), dove si trova con l'accusa di aver violato i termini dei suoi arresti domiciliari.
Davanti alla sede del partito Lnd a Rangoon i suoi sostenitori hanno liberato 64 passeri e 10 colombe assieme a un mare di palloncini colorati: tutti hanno cantato «Happy Birthday» e tagliato una torta in suo onore.
Nei giorni scorsi si sono moltiplicati gli appelli rivolti al regime birmano per il rilascio di Suu Kyi, si sono svolte manifestazioni e raccolte firme. Ma soprattutto è scattato il tam tam del mondo virtuale globale, attraverso Twitter, Facebook e numerosissimi siti web. Molte star hollywodiane, come Julia Roberts e Brad Pitt, Madonna e David Beckham, premi Nobel e politici, hanno firmato una petizione nel quadro di una campagna intitolata «64 words for Aung San Suu Kyi» (64 parole per Aung San Suu Kyi). Nella campagna si chiede ai sostenitori di Suu Kyi di inviare messaggi via Twitter, video, foto o sms al loro sito internet (http://www.64forsuu.org/). Tra le altre persone che hanno inviato messaggi gli attori Demi Moore, Kevin Spacey, l'artista Yoko Ono e il premier britannico Gordon Brown.
Il Parlamento europeo, l'altro ieri, attraverso il suo presidente uscente Hans Gert Poettering, ha chiesto la scarcerazione immediata della leader dell'opposizione: «Il Parlamento europeo, che rappresenta i valori della democrazia e della libertà dei quali l'Unione europea è un faro in tutto il mondo, ribadisce il proprio pieno sostegno e solidarietà a Aung San Suu Kyi. Questa donna coraggiosa - conclude il comunicato dell'eurocamera - rappresenta la migliore speranza per il suo popolo di un futuro libero e prospero».
Suu Kyi, sotto processo dal 18 maggio, rischia una condanna a 5 anni di carcere. I governi occidentali hanno definito il processo contro la leader democratica «una farsa», volta unicamente a giustificare la proroga del suo stato di detenzione, anche in vista del prossimo voto. La giunta militare ha organizzato delle elezioni nel 2010, per tentare di ricostruirsi una facciata di legittimità internazionale.
Suu Kyi è stata in carcere o agli arresti domiciliari per la maggior parte degli ultimi 19 anni.
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