Sudafrica: Zuma promette occupazione e lotta alla povertà
Primo discorso a nazione: 500.000 posti di lavoro entro fine anno
CITTA' DEL CAPO - Il Presidente sudafricano Jacob Zuma ha lanciato oggi un nuovo appello all'unità nazionale per far fronte all'incertezza nazionale determinata dalla crisi economica mondiale. Nel suo primo discorso sullo stato della nazione, Zuma ha quindi esposto le priorità del suo governo: lotta alla povertà, tutela dell'occupazione e creazione di 500.000 nuovi posti di lavoro entro la fine dell'anno, riforme nel settore dell'istruzione e della sanità e lotta alla criminalità e alla corruzione.
«Madiba (Nelson Mandela) ci ha insegnato che questo Paese appartiene a tutti, bianchi e neri - ha detto Zuma davanti al Parlamento, dove era seduto anche l'ex Presidente Mandela - lavorare per la riconciliazione e l'unità rimarrà essenziale nella nostra azione di governo». Quindi, il Presidente ha annunciato che «da qui a dicembre 2009 prevediamo di creare circa 500.000 posti di lavoro». «La creazione di un'occupazione rispettabile sarà al centro della nostra politica economica e influenzerà la nostra capacità di attirare investimenti», ha aggiunto. Il tasso di disoccupazione ufficiale è del 23,1% in Sudafrica, prima potenza economica del continente africano, ma sfiora il 40% secondo l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economici (Ocse). Zuma, 67 anni, ha quindi ribadito che la lotta contro la povertà resterà «la pietra angolare» del programma del nuovo governo, in un Paese dove il 43% della popolazione vive con meno di due dollari al giorno.
Il Presidente ha riconosciuto che «il rallentamento economico avrà conseguenze sul ritmo a cui il nostro paese sarà capace di raccogliere le sfide economiche e sociali, ma questo non inciderà» sui nostri obiettivi in materia di sviluppo, che dovranno essere perseguiti «spendendo ogni centesimo con saggezza e in maniera efficace».
Il Sudafrica è entrato in recessione per la prima volta negli ultimi 17 anni. «Dobbiamo agire subito per minimizzare l'impatto di questo rallentamento sulle persone più vulnerabili», ha sottolineato Zuma, precisando che il governo ha già identificato i settori guida del rilancio economico, quali «l'automobile, il chimico, la fabbricazione di metalli, il turismo, il tessile come la silvicoltura». «In più - ha aggiunto - dovremo prestare attenzione ai servizi, al settore manifatturiero e all'edilizia per creare posti di lavoro».
Zuma ha infine ricordato che ci sono «comunità senza acqua potabile», che mancano «alloggi rispettabili o impianti sanitari a norma» e che «i bambini non hanno i mezzi per avere una buona istruzione». Il governo si è quindi impegnato a «dare applicazione» al programma di sviluppo delle infrastrutture, previsto nella legge di bilancio approvata all'inizio dell'anno, che dovrebbe costare 787 miliardi di rand (98 miliardi di dollari, 70 miliardi di euro). Il programma prevede la costruzione di scuole, il rafforzamento dei trasporti pubblici e degli impianti sanitari. Per quanto riguarda la riforma del sistema scolastico, Zuma ha invitato «insegnanti, studenti e genitori a collaborare con il governo per dare vita a centri di eccellenza».
- 12/08/2014 Via i rinoceronti dal parco Kruger
- 28/06/2013 Notte di preghiera per Mandela
- 21/02/2013 Pistorius, l'accusa si indebolisce
- 20/02/2013 Testimoni incastrano Oscar Pistorius