24 aprile 2024
Aggiornato 00:00

Birmania: Aung San Suu Kyi in carcere, sarà processata

Incriminato anche americano che si sarebbe introdotto in casa sua

ROMA - Il termine per gli arresti domiciliari di Aung San Suu Kyi scade il 27 maggio, ma la leader dell'opposizione birmana presto sarà nuovamente condannata. Il premio Nobel per la pace è stata condotta oggi in carcere e sarà processata per aver violato i termini della detenzione. Il regime militare di Myanmar metterà alla sbarra anche il cittadino americano, John Yettaw, che la settimana scorsa si sarebbe introdotto nel domicilio di Rangoon del Premio Nobel per la pace, traversando a nuoto il lago che lo circonda.

Suu Kyi rischia fino a cinque anni di carcere, ha precisato il suo avvocato. Con lei sono state portate nella prigione di Insein a Rangoon (oggi Yangon, ex capitale della Birmania) anche le sue due collaboratrici domestiche.

Secondo i militanti del partito di Suu Kyi, la Lega nazionale per la Democrazia (Lnd), il processo non è altro che uno stratagemma per prolungare la sua detenzione e per impedire agli esponenti del partito di partecipare alle elezioni promesse per l'anno prossimo dalla giunta militare.

Sessantatré anni, Aung San Suu Kyi, è stata sottoposta a cure mediche la settimana scorsa per disidratazione e ipotensione. Ha trascorso 13 degli ultimi 19 anni agli arresti o confinata nella sua abitazione.

Il 6 maggio, secondo quanto riportato dai media birmani ma non confermato da alcuna fonte indipendente, un americano, poi arrestato, si sarebbe introdotto nella casa di Suu Kyi traversando a nuoto il lago che la circonda. Secondo l'avvocato del premio Nobel, Hla Myo Myint, l'americano aveva già tentato di contattarla l'anno scorso, ma lei gli aveva ingiunto di andarsene e l'incidente era stato segnalato alle autorità di Myanmar. Anche questa volta Aung San Suu Kyi «gli ha detto di andare via, ma lui non l'ha fatto», ha dichiarato l'avvocato alla Voce democratica della Birmania, una radio che emette dalla Norvegia.

La Lnd aveva vinto le elezioni del 1990 ma la giunta militare che guida il Paese da oltre quarant'anni aveva annullato il voto.

Nella sua abitazione Aung San Suu Kyi è tagliata completamente fuori dal resto dal mondo: non può telefonare, la posta viene controllata e può ricevere visite solo di rado. L'avvocato ha dichiarato alla radio - scrive l'edizione online di Le Monde - che la salute di Suu Kyi sta migliorando dopo le cure ricevute la scorsa settimana.

In Birmania, secondo le stime delle Nazioni unite, vi sono oltre 1200 detenuti politici.