Afghanistan: dopo attacco talebani, bambine non vanno a scuola
Solo 10 alunne su 570 in aula, fuori la polizia pattuglia
Muhmud Raqi - Solo poche decine delle circa 570 alunne sono andate a scuola oggi nell'est dell'Afghanistan, dopo il presunto attacco coi gas messo a segno dai talebani alla Qazaam School, a Mahmud Raqi, capitale della provincia di Kapisa, a nord di Kabul.
Sono circa 90 le bambine afgane ricoverate martedì in ospedale in stato d'incoscienza e con vomito, probabili vittime dell'attacco attribuito ai talebani. Di queste, almeno cinque sono scivolate brevemente in un coma, secondo le autorità provinciali di Kapisa. Ricoverate anche sei insegnanti e altri due membri dell'organico scolastico. La direttice ha affermato che c'era uno strano odore che ha riempito il cortile e le ragazze hanno cominciato a vomitare. La maggior parte delle vittime ha tra gli otto e i 12 anni.
E' il terzo attacco del genere in due settimane in Afghanistan. Nessuno lo ha finora rivendicato, ma secondo il ministero dell'Istruzione si tratta di una serie di intossicazioni compiute dai militanti che vogliono tenere le ragazze lontane da scuola.
Molte studentesse tornate nella scuola femminile Aftabachi, nell'omonimo villaggio nella provincia di Kapisa, ammettono di avere paura. Circa 22-25 ragazze di tutte le età si sono ritrovate in aula con una professoressa che tentava di fare lezione, mentre la polizia pattugliava fuori dall'edificio. «Le nostre studentesse sono veramente turbate e molte dicono che le famiglie non le lasciano andare a scuola perchè temono che possa accadere di nuovo», ha affermato il direttore Mossena.
Lunedì, 61 bambine e un'insegnante sono finite in ospedale nella vicina provincia di Parwan in seguito a un improvviso malore. A fine aprile, decine di ragazzine sono state ricoverate a Parwan dopo essere rimaste intossicate, secondo le autorità, da forti fumi o da un possibile attacco chimico.