2 agosto 2025
Aggiornato 06:30

Austria: Non potevano non sapere, denunciati moglie e figlio Fritzl

Da parte di un avvocato tedesco di Duisburg

VIENNA - I dubbi su una possibile complicità della moglie o di altri familiari di Josef Fritzl continuano a tenere banco in Austria, anche dopo la conclusione del processo che ha comminato l'ergastolo in clinica psichiatrica al 73enne austriaco.

Un avvocato tedesco di Duisburg, Hans Ulrich Groth - riporta oggi il quotidiano austriaco Der Kurier - ha deciso di sporgere denuncia contro la madre e il figlio primogenito di Fritzl che, secondo lui, «dovevano sapere dell'esistenza dell'abitazione sotterranea».

A questo si aggiunge lo «stupore» per il fatto che non sia stato fatto alcuno sforzo effettivo per chiarire la loro posizione nella vicenda. «Qualsiasi donna di casa, qualsia domestica o la curiosità di qualsiasi bambino - scrive l'avvocato - prima o dopo avrebbe scoperto un passaggio segreto in una cantina».

La procura di St.Poelten si difende: «Abbiamo ascoltato oltre 140 testimoni, ma non è emerso nulla».