23 aprile 2024
Aggiornato 09:00
forse sarà online la prossima settimana

Modello 730 precompilato, l'Agenzia delle Entrate ha «bluffato».: è inaccessibile

Ecco servito il bluff del modello 730 precompilato: oggi doveva essere disponibile, ma non era accessbile. Secondo il tributarista Alberto De Franceschi è la solita inefficienza burocratica, che ricade sui cittadini italiani

L'Agenzia delle Entrate ha bluffato: oggi doveva essere online il modello 730 precompilato, ma non era accessibile.
L'Agenzia delle Entrate ha bluffato: oggi doveva essere online il modello 730 precompilato, ma non era accessibile. Foto: Shutterstock

ROMA - Venerdì 15 aprile. E' il primo giorno per accedere al modello 730 precompilato. Almeno sulla carta. Perché nei fatti fin da stamattina è risultato impossibile accedere alla dichiarazione che avrebbe dovuto essere disponibile nel sito dell'Agenzia delle entrate. A segnalarlo è Alberto De Franceschi, tributarista veneziano.

Il bluff del modello 730 precompilato
Secondo De Franceschi, questa mattina accedere a una dichiarazione precompilata dal portale non era possibile perché non veniva permesso l'accesso. Per capire cosa stava succedendo, il tributarista ha chiamato il numero verde 848.800.444 e l'operatore Venezia 094 gli ha risposto che neanche per loro era disponibile l'accesso perché il sistema «stava ancora caricando».

L'inefficienza burocratica ricade sui cittadini
E quando sono state chieste delucidazioni sulle tempistiche, la risposta è stata «forse per la prossima settimana'». De Franceschi evidenzia che questo «disguido» potrà causare ritardi nelle scadenze a carico sia dei contribuenti sia dei professionisti del settore (Caf, commercialisti). Nelle scorse settimane, infatti, i contribuenti hanno già dovuto affrettarsi per riuscire ad arrivare alla data odierna con le password e i requisiti di accesso in ordine, ma inutilmente.  «E' la solita inefficienza burocratica che ricade sui cittadini, che avranno così meno tempo di quello previsto per predisporre il modello 730», ha concluso De Franceschi.