28 agosto 2025
Aggiornato 03:00
Continua l'indagine

Affittopoli Roma, 18 mila alloggi fantasma

Sono 42.455 gli immobili del Comune affittati a prezzi stracciati a Roma. Di questi 18mila non vengono censiti. Chi pagherà?

ROMA – 18 mila alloggi fantasma. Questo l'ultimo sconcertante numero che viene fuori dalla bufera che sta travolgendo Roma, quella di Affittopoli. Come emerge, infatti, dal censimento del Comune di Roma, sarebbero 42 mila 455 gli immobili indicati come «abitazioni di edilizia residenziale pubblica» affittati a prezzi stracciati.

La curiosità di un ristrutturatore
Come si legge su La Stampa, tutto pare essere partito dalla curiosità di un ristrutturatore di interni della Capitale, Gianpaolo Cuccari, che, mosso da interessi puramente personali, si era preso la briga di andare sul sito del Comune di Roma e aveva iniziato a ficcare il naso sui dati degli immobili romani, il cui ultimo aggiornamento risaliva al dicembre del 2013.

Qualcosa non quadra
Qualcosa però non quadra e Gianpaolo si fa un paio di conti: mancano all'appello 18mila immobili. Non proprio una «cosetta». È per questo che il ristrutturatore decide di presentare un esposto alla Procura di Roma e alla Corte dei Conti. Quello su cui punta l'attenzione Cuccari è il fatto che una legge venga disattesa in modo così palese: «Il canone di locazione è normato dalle leggi regionali e dagli atti applicativi emanati dalla regione Lazio e dal Comune di Roma. Viene calcolato in base alle caratteristiche dell’alloggio e del reddito e va aggiornato in base all’Indice Istat e ogni due anni a seguito delle dichiarazioni presentate con il Censimento anagrafico-reddituale», si legge nell'esposto.

Gli affitti stracciati
Quello che succede a Roma, invece, è tutt'altro. Si assiste all'affitto di appartamenti privati a meno di dieci euro al mese, ma non solo. Il vaso di Pandora scoperchiato sta portando a galla una verità amarissima: oltre ad appartamenti affittati a privati, infatti, finiscono tra gli affitti super stracciati anche sedi di associazioni, di onlus e di partiti (strano, eh?), ma anche di esercizi commerciali, ristoranti e negozi. Così un benzinaio pagherà la bellezza di 58 euro al mese di affitto e un supermercato nella centralissima via Giolitti sborserà 22 centesimi al mese. Ventidue centesimi. Quello che viene fuori dall'indagine è del tutto intollerabile, con una mappatura della città che vede percentuali altissime di affitti ultra stracciati. Addirittura si parla del 29% di immobili concessi per meno di 10 euro al mese, del 21,5% a meno di 50 euro, di quasi il 28% a meno di 100 e il 13% a meno di 200.

Che succederà?
Insomma, numeri che fanno scalpore, ma che suscitano anche tanta rabbia. Oltre che qualche domanda interessante. Perché, in tutta questa vicenda, il commissario straordinario di Roma Francesco Paolo Tronca parla di cifre da capogiro non pervenute nelle casse del Campidoglio: 100 milioni l'anno che mancano al Comune e che sarebbero stati, invece, più che utili alla città in questo momento di particolare delicatezza. Cosa succederà adesso? Attendiamo speranzosi in soluzioni che rechino giustizia all'impietosa vicenda.