26 aprile 2024
Aggiornato 01:00
Energia

Petizione online del Wwf per la decarbonizzazione dell'Italia

L'appello al governo richiama le parole del premier, pronunciate lo scorso 22 giugno: «Per i prossimi sei mesi il clima è una priorità politica italiana. Oggi il nostro nemico è il carbone»

ROMA – Il Wwf ha lanciato una petizione online per chiedere che il governo Renzi vari un piano per la decarbonizzazione dell'economia italiana. L'appello al governo richiama le parole del premier, pronunciate lo scorso 22 giugno: «Per i prossimi sei mesi il clima è una priorità politica italiana. Oggi il nostro nemico è il carbone». Inoltre l'associazione ambientalista ha pubblicato un conto alla rovescia dei giorni che ci separano dalla Conferenza sul clima di Parigi, la Cop21.

23MILA MORTI IN EUROPA PER CARBONE - Secondo i promotori il carbone è il combustibile fossile più inquinante per clima, ed è il nemico numero uno per la salute dell'uomo e di tutto il Pianeta. Secondo gli ultimi dati la sola combustione di carbone uccide ogni anno 23mila 300 persone in Europa. Il Wwf ha poi pubblicato una mappa interattiva (elaborata sui dati 2008-2013 dell'Internal Displacement Monitoring Centre) dove si può prendere coscienza dei 20 maggiori disastri naturali, alcuni dei quali legali ai cambiamenti climatici. Scorrendo l'infografica si scopre che nel 2014 i rifugiati a causa di disastri ambientali sono stati oltre 19 milioni, mentre con l'aumento di 2°C della temperatura globale l’Antartico potrebbe perdere il 75 per centp dei pinguini di Adelia; senza ghiaccio nel 2050 i due terzi degli orsi polari esistenti potrebbero estinguersi.

UN PASSO FONDAMENTALE CONTRO SURRISCALDAMENTO - «La transizione verso un mondo a carbonio zero sarebbe fondamentale per limitare il riscaldamento globale sotto i 2 °C. Se la rotta non verrà invertita - avverte ancora il Wwf - il numero delle vittime ambientali è destinato ad aumentare». Per questo l'associazione ha chiesto che l'esecutivo vari piano di rapida uscita dal carbone che preveda tappe precise e standard ambientali davvero efficaci che impediscano agli operatori di privilegiare l’uso delle centrali a carbone che emettono più CO2.