19 marzo 2024
Aggiornato 10:00
Petrolio

Da Goldman Sachs l'ipotesi petrolio a 20 dollari al barile

Non è lo scenario «base» ma per la banca d'affari «il potenziale che i prezzi del greggio cadano a questi livelli, sta crescendo, mentre le scorte continuano a salire»

WASHINGTON – Non è lo scenario «base», ma il petrolio potrebbe arrivare a costare 20 dollari al barile. Lo ha sostenuto Goldman Sachs nel nuovo report sule mercato del greggio «The New Oil Order».

TROPPA OFFERTA - Secondo la banca d'affari, è più probabile che il West Texas Intermediate (Wti, il riferimento dell'oro nero per gli Usa) costerà 38 dollari al barile il prossimo mese , 42 dollari il prossimo trimestre, 40 fra 6 mesi e 45 fra un anno, ma non esclude che l'eccesso di offerta faccia dimezzare gli attuali valori del petrolio. Goldman Sachs infatti ha ricordato che anche nel 2016 si avrà una produzione eccessiva di greggio: «E' un dato di fatto che il mercato del petrolio sia in eccesso di offerta più di quanto avevamo previsto e ora ci attendiamo che il surplus persista nel 2016 per effetto di una ulteriore crescita della produzione Opec, di una persistente offerta da parte dei Paesi non-Opec e del rallentamento della crescita della domanda, con il rischio di una domanda ancora più debole alla luce del rallentamento della Cina».

PESA L'INCERTEZZA - Per gli analisti l'unica mossa che potrebbe far invertire la spirale è che i Paesi non Opec, Usa in testa, decidano di ridurre la loro produzione, ma è un'ipotesi «incerta» anche perché non prevedono un'uscita dal mercato dei produttori di shale oil (petrolio di scisto estratto con il fracking) che continueranno ad avere «un potenziale accesso al capitale». Secondo gli esperti quindi si genera la necessità che «lo stress finanziario sia mantenuto, vista la necessità di una consistente correzione sul versante dell'offerta. Ciò a sua volta comporta il rischio che un rallentamento nella produzione abbia luogo troppo gradualmente, costringendo i mercati petroliferi a fare pulizia, come storicamente hanno sempre fatto. Anche se non è il nostro caso di base, il potenziale che i prezzi del greggio cadano a questi livelli, che stimiamo intorno ai 20 dollari al barile, sta crescendo, mentre le scorte di petrolio continuano a salire».