24 aprile 2024
Aggiornato 16:00
A denunciare il fatto Codacons

Lavori sulla Cristoforo Colombo solo dopo la morte di Salini

Per il Codacons è inaccettabile che gli interventi di messa in sicurezza della importante arteria romana - tra le più pericolose d'Italia - avvengano soltanto dopo la morte dell'imprenditore Salini

ROMA (askanews) - Il Codacons ha espresso «sdegno per la notizia circolata nelle ultime ore secondo cui, dopo la morte dell'imprenditore Claudio Salini, via Cristoforo Colombo sarà finalmente sottoposta a rifacimento stradale».

Serviva ancora una morte?
«Riteniamo vergognoso che, per rendere sicura una strada ed eliminare buche sull'asfalto e avvallamenti, serva una morte eccellente - ha attaccato il presidente Carlo Rienzi - l'arteria aveva bisogno da anni di lavori urgenti, come segnalato più volte da automobilisti e residenti. Considerati i numerosi incidenti e le tante vittime che hanno reso via Cristoforo Colombo una delle strade più pericolose d'Italia, non si può non notare uno strano tempismo da parte dell'amministrazione comunale nell'intervenire solo dopo la morte di un noto imprenditore».

La magistratura indaghi
«Speriamo - ha concluso Rienzi - che la magistratura romana, che indaga sulle buche stradali della capitale a seguito di denuncia Codacons, individui al più presto le responsabilità di una situazione oggettivamente insostenibile».