Coldiretti: il furto delle angurie diventa un business di criminalità
Chiede l'intervento diretto dei prefetti Coldiretti in merito al crescente business del furto delle angurie, «portate via dai campi con camion o prelevate dalle serre con conseguenti danni alle strutture»
ROMA (askanews) - Il grande caldo «alimenta un nuovo business della criminalità con frequenti e ripetuti furti di angurie, portate via dai campi con camion o prelevate dalle serre con conseguenti danni alle strutture». Lo sostiene la Coldiretti, che nelle zone più colpite ha chiesto l'intervento del prefetti.
L'isolamento delle campagne
L'aumento della domanda di frutta fresca per combattere l'afa ha suscitato infatti «l'interesse di bande organizzate che cercano di fare affari sul lavoro degli agricoltori e sulle sofferenze degli italiani». Il fenomeno «è favorito dalla situazione di isolamento delle campagne dove nel tempo si sono ridotti i presidi pubblici a garanzia della sicurezza».
Criminalità nelle campagne è fenomeno in espansione
«Per questo, dove si sono verificati ripetuti episodi sono stati chiesti maggiori pattugliamenti nelle zone rurali, con una più massiccia presenza delle forze dell'ordine nelle campagne», continua Coldiretti. «La criminalità nelle campagne - aggiunge la Coldiretti - è un fenomeno in preoccupante espansione, con la presenza di bande di malviventi che battono ormai sistematicamente le aree rurali e rubano ciò che trovano, dagli ortaggi alle piante, dal carburante, agli attrezzi agricoli e ai trattori».
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