26 aprile 2024
Aggiornato 04:00
La denuncia

M5S: «Governo e maggioranza contro la sospensione degli sfratti»

E' quanto si legge in una dichiarazione diffusa dal gruppo del Movimento 5 stelle alla Camera: «Undicimila famiglie possono trovarsi in mezzo ad una strada»

ROMA (askanews) - «Il governo e la maggioranza hanno votato contro la nostra mozione a protezione della prima casa. Avevamo chiesto la sospensione per 36 mesi delle espropriazioni immobiliari e l'istituzione di un fondo da dieci milioni di euro, a favore dei loro creditori, che avrebbe salvaguardato oltre undicimila famiglie che, già da domani, possono trovarsi in mezzo ad una strada». E' quanto si legge in una dichiarazione diffusa dal gruppo del Movimento 5 stelle alla Camera, attribuita genericamente ai membri M5S della commissione Giustizia.
«Invece - prosegue la nota - si è preferito dare dieci milioni di euro al porto Di Molfetta per fare un favore al senatore Azzolini su cui pende una richiesta di arresto. Rinunciando ad un F35 si potrebbero salvare 144mila famiglie, con i debiti del giornale l'Unità, pari a 95 milioni di euro, si potrebbero salvare 105mila famiglie. Il no significa che a questo governo non importa nulla delle famiglie italiane».

In Italia non c'è solidarietà verso chi è in difficoltà
I parlamentari M5S definiscono «vergognoso» il voto contrario alla mozione sulla sospensione dell'espropriazione della prima casa a prima firma Andrea Colletti che rimarca come «i cittadini in difficoltà non sono nulla per i partiti politici, possono vivere sotto ad un ponte».
«La mozione che abbiamo presentato - aggiunge - si può cancellare se ci fosse il reddito di cittadinanza, un aiuto concreto a chi è in momentanea difficoltà. In Italia non c'è solidarietà verso chi è in difficoltà, il voto contrario di tutta la maggioranza permette da oggi di perdere la prima casa anche per un piccolo debito, diciamo grazie a Renzi, è lui che porta via il bene primario degli italiani. Siamo un paese dove il Governo porta sempre più alla disperazione ed alla povertà le famiglie».