19 aprile 2024
Aggiornato 10:30
Raggiunto il 20% degli obiettivi previsti per il 2020

Come gli italiani risparmiano 2 miliardi l'anno

Le politiche per l'efficienza energetica ci hanno permesso di non importare 7,55 milioni di tonnellate di petrolio equivalenti (Mtep) che emetterebbero 18 milioni di tonnellate di CO2. I dati sono stati presentati nel IV «Rapporto sull'Efficienza Energetica» dell'Enea. Grazie agli «ecobonus», oltre 2 milioni di famiglie hanno investito 22 miliardi di euro per riqualificare le proprie case

ROMA – Le politiche per l'efficienza energetica fanno risparmiare ogni anno agli italiani 2 miliardi di euro, evitando di importare 7,55 milioni di tonnellate di petrolio equivalenti (Mtep) che emetterebbero 18 milioni di tonnellate di CO2. I dati sono stati presentati nel IV «Rapporto sull'Efficienza Energetica» dell'Enea.

UNO STIMOLO PER L'ECONOMIA - I 7,55 Mtep di risparmi derivano dalla maggiore efficienza ottenuta con il meccanismo dei Certificati Bianchi (3,4 Mtep), dall'introduzione di standard minimi di prestazione energetica (2,4 Mtep), dagli incentivi nei trasporti (0,9 Mtep) e dagli ecobonus (altri 0,9 Mtep). Rispetto a quanto fissato dal Piano d'azione per l'efficienza energetica 2014, il Rapporto evidenzia che è già stato raggiunto oltre il 20% dell'obiettivo di efficienza previsto per il 2020. Tra i settori che hanno maggiormente contribuito a questo risultato il residenziale e l'industria. Queste norme sono anche un importante stimolo per l'economia: basti pensare che il solo meccanismo delle detrazioni fiscali, i cosiddetti «ecobonus», oltre 2 milioni di famiglie hanno investito 22 miliardi di euro per riqualificare energeticamente le proprie abitazioni dal 2007 al 2013, con un indotto stimato di 40 mila occupati in media l'anno.

LE IMPRESE VOGLIONO INVESTIRE - Fra le novità del IV Rapporto, i risultati di un'indagine Enea/Confindustria che evidenzia come oltre il 33% delle imprese intervistate intenda investire in efficienza energetica nei prossimi tre anni, anche se oltre il 90% del campione chiede meno burocrazia, semplificazione normativa e un quadro finanziario più stabile. Per far decollare il settore dell'efficienza, un ruolo chiave spetta alle banche: secondo un'indagine dell'Abi contenuta nel Rapporto, l'86% degli istituti di credito ha messo a punto prodotti dedicati all'efficienza, ma per sbloccare realmente i finanziamenti occorrono linee guida per la replicabilità dei progetti, nonché audit e rating per valutarne la qualità.

STATI GENERALI EFFICIENZA ENERGETICA - «Il Rapporto evidenzia che cittadini, industrie e PA hanno recepito le potenzialità dell'efficienza energetica, un comparto essenziale per l'ambiente e per ridurre le bollette di famiglie e imprese - ha sottolineato il Commissario Enea Federico Testa - oltre che un volano di crescita economica e di occupazione con la creazione di una filiera nazionale competitiva». La presentazione del Rapporto è stata anche l'occasione per annunciare la seconda edizione degli Stati Generali dell'Efficienza Energetica promossi da Enea per il 16 ottobre a Verona; la novità di quest'anno è l'avvio di nove tavoli di consultazione nazionale su altrettanti settori, con un focus internazionale sull'agroindustria. «Tutti i soggetti interessati - istituzioni, operatori pubblici o privati, associazioni, imprese, professionisti, istituti di ricerca e cittadini - sono invitati a partecipare alle consultazioni online sul sito www.statigeneraliefficienzaenergetica.it fino al prossimo 25 settembre», ha spiegato il presidente degli Stati Generali Alessandro Ortis.