Il cda Saipem non sta lavorando sul rientro del debito
La controllata Eni ha risposto alla Consob che «ha da tempo in corso la valutazione di diverse opzioni di rifinanziamento a supporto della strategia industriale, anche nella prospettiva di un diretto ricorso al mercato. Al momento nessuna di queste opzioni finanziarie è all'attenzione del consiglio di amministrazione». Il Sole 24 ore ha ipotizzato un'iniezione di liquidità per 2,5 miliardi
MILANO – Saipem ha risposto alla Consob dicendo che «ha da tempo in corso la valutazione di diverse opzioni di rifinanziamento a supporto della strategia industriale, anche nella prospettiva di un diretto ricorso al mercato. Al momento nessuna di queste opzioni finanziarie è all'attenzione del consiglio di amministrazione».
LE INDISCREZIONI DEL SOLE 24 ORE - La replica della controllata Eni è arrivata dopo le indiscrezioni del Sole 24 ore secondo cui la società di ingegneristica potrebbe varare dopo l'estate un aumento di capitale per rifinanziare il proprio debito da 6 miliardi lordi (4,6 netti). Il quotidiano economico ha parlato di una immissione di liquidità compresa tra 1,5 a 2,5 miliardi di euro, mossa che anticiperebbe l'ingresso di un socio finanziario o industriale, incluso il Fondo Strategico Italiano (controllato da Cassa depositi e prestiti) e gruppi internazionali operanti nel settore dei servizi petroliferi. In questo contesto il Cane a sei zampe cederebbe buona parte del 42,93 per cento di azioni di Saipem.
TITOLO GIU' DEL 13,6% - Il Sole ha parlato di alcune banche d'affari che stanno lavorando al riassetto finanziario della società, che avrebbero prospettato diverse ipotesi per ridurre il debito, tra cui la già citata ricapitalizzazione fino a 2,5 miliardi e l'ingresso di un nuovo socio. Nei giorno scorsi anche Dealreporter aveva prospettato la possibilità di un aumento di capitale di uguale portata. La Borsa ha reagito male ai rumors, affossando il titolo Saipem che ha chiuso le contrattazioni perdendo il 13,6 per cento.
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