31 luglio 2025
Aggiornato 03:00
La collaborazione potrebbe estendersi alla banda ultralarga italiana

Enel e Terna insieme, ma all'estero

Le due compagnie hanno siglato un memorandum of understanding di cooperazione triennale per individuare, valutare e sviluppare iniziative integrate e opportunità greenfield (per la realizzazione di nuovi asset) e/o brownfield (per l'acquisizione di asset esistenti) legate alle reti di trasmissione nei Paesi, diversi dall'Italia, dove entrambe hanno un interesse strategico o commerciale

ROMA – ENEL e Terna insieme, ma all'estero. Le due compagnie hanno siglato un memorandum of understanding di cooperazione triennale per individuare, valutare e sviluppare iniziative integrate e opportunità greenfield (per la realizzazione di nuovi asset) e/o brownfield (per l'acquisizione di asset esistenti) legate alle reti di trasmissione nei Paesi, diversi dall'Italia, dove entrambe hanno un interesse strategico o commerciale.

PERCHÈ ENEL E TERNA ASSIEME - L'amministratore delegato di Enel, Francesco Starace ha spiegato: «Lo sviluppo demografico, il ciclo economico e il bisogno di infrastrutture sono elementi che vanno di pari passo. ENEL è pronta a supportare la crescita dei Paesi verso i quali ha un interesse strategico o commerciale anche nel campo delle infrastrutture energetiche. In questo senso l'accordo di collaborazione con Terna è molto importante per lo sviluppo di reti e interconnessioni aggiuntive nei Paesi diversi dall'Italia che ne hanno bisogno, soprattutto nel Sud del mondo». L'ad di Terna, Matteo Del Fante, ha aggiunto: «Il memorandum firmato oggi con ENEL è alla base dell'analisi di progetti concreti che verranno studiati in varie parti del mondo. Terna continua ad andare all'estero concentrando la propria attenzione sul core business, che è la trasmissione elettrica. Se partiamo da soggetti come ENEL che hanno una presenza importante in tutto il mondo, possiamo portare avanti le attività di trasmissione contribuendo nella progettazione ed eventualmente nella realizzazione di impianti».

GLI OBIETTIVI DELLE DUE COMPAGNIE - ENEL è interessata all'acquisizione, sviluppo ed esercizio di progetti relativi a reti di trasmissione o connessione in alta tensione, anche integrate con una componente di generazione o distribuzione di energia elettrica, sia per quanto riguarda la realizzazione di nuovi asset, sia per quanto riguarda l'acquisizione di asset già esistenti. Terna invece ha puntato a fornire la propria collaborazione tecnica rispetto all'analisi del sistema elettrico, alla pianificazione di rete, alla progettazione, esercizio e manutenzione di asset di trasmissione ed è anche interessata a valutare l'acquisizione o lo sviluppo di asset di trasmissione nell'ambito di iniziative integrate.

TERNA CON ENEL ANCHE IN BANDA ULTRALARGA? - Secondo ilfattoquotidiano.it la collaborazione fra le due aziende potrebbe estendersi anche al progetto di ENEL di cablare l'intero Stivale in fibra ottica. In un articolo a firma di Fiorina Capozzi è spiegato che Terna, il gruppo proprietario della dorsale elettrica del Paese, «potrà usare i suoi 250mila tralicci dell’alta tensione per far passare i cavi in fibra grazie ad una nuova tecnologia che limita i disturbi della corrente. A livello operativo, Terna potrà contribuire con capitali e infrastrutture per raggiungere i comuni fino a 3mila abitanti. Una volta raggiunto i piccoli centri abitati delle aree meno redditizie del Paese, saranno poi l’Enel o la stessa municipalità con progetti ad hoc a fare il resto».

TERNA, RISPARMI PER 150 MILIONI IN BOLLETTE 2015 - Intanto Del Fante nel corso di un'audizione alla Commissione ambiente della Camera dei Deputati ha detto che nei primi 3 mesi del 2015 c'è stato «un risparmio puro» di 150 milioni di euro nelle bollette elettriche grazie ai minori costi legati al dispacciamento. «Gli oneri per utente elettrico nel primo trimestre legati al dispacciamento nel primo trimestre sono passati a 273 milioni rispetto ai 422 del primo trimestre 2014 - ha detto - si tratta di un risparmio puro sulla bolletta e speriamo di poter continuare su questa direttrice per tutto il 2015». Sui questi risparmi, ha spiegato del Fante, hanno inciso l'intervento che ha abbattuto il differenziale di prezzo della Sicilia, gli investimenti e il prezzo del petrolio. «C'e' il tema della Sicilia - ha detto - grazie alla norma che rende gli impianti essenziali fino all'entrata in servizio del collegamento con la Calabria e questo ha permesso una riduzione degli oneri per il mercato del dispacciamento. Poi - ha aggiunto - c'e' il vantaggio strutturale che deriva dal fatto di aver investitio circa un miliardo l'anno sulla rete. Questo permette a Terna, per bilanciare il mercato elettrico, di chiamare in servizio impianti piu' lontani ed efficienti. Impianti che prima, in attesa delle interconnessioni, non potevamo chiamare. Infine c'e' anche la riduzione del prezzo del petrolio e del gas che ha ridotto il peso della commodity».