Chrysler dovrà pagare 150 milioni per la morte di un bambino
La Chrysler (Gruppo FCA) è stata condannata ieri da un tribunale americano a pagare 150 milioni di dollari come risarcimento danni alla famiglia di un bambino di 4 anni morto per l'incendio scoppiato nella Jeep Grand Cherokee a seguito di un tamponamento.
NEW YORK (Askanews) - La Chrysler (Gruppo Fca) è stata condannata ieri da un tribunale della Georgia (Usa) a pagare 150 milioni di dollari come risarcimento danni alla famiglia di un bambino di 4 anni morto per l'incendio scoppiato nella Jeep Grand Cherokee a seguito di un tamponamento. La Corte ha stabilito la responsabilità della Chrysler nella morte del piccolo Remington Walden avvenuta nel marzo del 2012. Lo scrive il Wall Street Journal.
NESSUN RISPETTO DELLA VITA UMANA - Il verdetto ha stabilito la pericolosità dei vecchi modelli Suv, nei quali il serbatoio è collocato sull'asse posteriore del veicolo, una posizione che rende il veicolo vulnerabile agli incendi in caso di incidente. Per i giurati Chrysler ha agito «con irresponsabile indifferenza e senza considerazione del rispetto della vita umana» nel vendere alla famiglia del bambino una Jeep del 1999 dotata di un serbatoio montato sul ponte posteriore. Al Wall Street Journal, un portavoce del gruppo Fca ha indicato che la società automobilistica delusa dal verdetto intende fare appello.
Nel giugno del 2013, su pressione dell'agenzia Usa per la sicurezza stradale (Nhtsa), Fca ha accettato di richiamare 2,7 milioni di Jeep 4x4 per dei problemi legati a possibili incendi.