Per i pensionati arriva il prestito ipotecario
Una novità che rappresenta «uno strumento alternativo alla nuda proprietà, con il forte vantaggio di non comportare la perdita della proprietà dell'immobile».
ROMA - Con il prestito ipotecario vitalizio arriva «una nuova opportunità sul mercato per sostenere il livello del reddito dei pensionati, assicurando il mantenimento della proprietà e il possesso del bene immobile». Lo sostiene l'ABI dopo aver firmato con le associazioni dei consumatori, al termine di un confronto avviato nel 2013, un protocollo d'intesa sui principi per l'offerta del prestito ipotecario vitalizio. Una novità che rappresenta «uno strumento alternativo alla nuda proprietà, con il forte vantaggio di non comportare la perdita della proprietà dell'immobile».
La platea potenziale dei beneficiari, spiega l'associazione bancaria, per questo strumento di accesso al credito è di 12 milioni di persone con più di 65 anni, «che detengono una notevole parte del patrimonio immobiliare a fronte di una limitata capacità di spesa causata da bassi redditi da pensione». L'Abi e le associazioni dei consumatori hanno definito alcuni principi di cui «tener conto in sede di offerta del prestito, con il duplice fine di rafforzare la tutela dei consumatori e assicurare una scelta sempre più consapevole nell'ambito di un mercato concorrenziale che da queste misure può trarre benefici per la sua crescita in termini di efficienza ed efficacia».
L'Abi e le associazioni dei consumatori hanno definito quattro principi utili «anche per contribuire a un ordinato sviluppo di questo nuovo segmento di mercato». Il primo è la 'quota massima di rimborso del credito': il valore del debito da rimborsare «non può essere superiore al valore ricavato dalla vendita dell'immobile in garanzia. In questo modo si eviterà che il mutuatario lasci agli eredi un importo da restituire superiore a quello ricavabile dall'eventuale vendita della proprietà ipotecata».
C'è poi la 'garanzia da cointestazione', che «richiama l'attenzione sull'opportunità che entrambi i coniugi sottoscrivano il contratto (anche nel caso in cui l'immobile sia di proprietà di uno solo dei due) a tutela del coniuge più longevo».
Il principio del 'prospetto di maturazione degli interessi' prevede invece che, «nell'ottica di assicurare una maggiore comprensione e consapevolezza da parte del consumatore sulle caratteristiche del finanziamento, è fornito al mutuatario un prospetto di maturazione degli interessi con una durata di almeno 10 anni».
Inoltre, il 'periodo di riflessione a favore degli eredi' stabilisce un «significativo periodo di riflessione a favore degli eredi per la gestione della vendita dell'immobile al verificarsi dell'evento che comporta il rimborso degli importi dovuti per il prestito». Questa soluzione ha il vantaggio di «consentire agli eredi di poter scegliere con la dovuta attenzione se provvedere al rimborso del prestito o gestire direttamente la vendita dell'immobile».
Palazzo Altieri e le associazioni dei consumatori «auspicano ora un iter veloce per l'approvazione definitiva della regolamentazione in materia».
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