Lugano minaccia il blocco dei conti correnti
A fine luglio scade termine imposto dagli Usa alle banche della Confederazione, per evitare salatissime multe fornendo informazioni utili sugli evasori. In concomitanza, le banche svizzere minacciano di bloccare i conti correnti dei loro clienti americani, se non regolarizzano le posizioni col fisco della madrepatria.
ROMA - Diverse banche svizzere avrebbero minacciato di congelare i conti ai loro clienti americani, fino a quando questi ultimi non avranno dimostrato di aver regolarizzato le loro posizioni con il fisco degli Stati Uniti. Lo riporta il Financial Times, che cita fonti anonime precisando che non è stato rivelato il nome delle banche in questione.
Il tutto mentre si avvicina la scadenza imposta dagli Usa alle banche della Confederazione: fine luglio per fornire informazioni "mitiganti" sulle posizioni dei clienti, evitando costosi contenziosi come quelli che hanno riguardato Ubs e Credit Suisse, accusate di aver aiutato clienti statunitensi a evadere o eludere le tasse.
Tuttavia la minaccia di congelamento dei fondi ha creato un dibattito tra gli esperti di diritto in Svizzera, riporta ancora il quotidiano finanziario. Da una parte alcuni guardano la misure come un atto coercitivo che potrebbe risultare problematico in base alle normative elvetiche. Dall'atro ci sono coloro che invece ritengono lecito il comportamento delle banche, quando esse stesse siano state vittime di false informazioni fornite da questi ultimi sulle loro posizioni fiscali.
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