6 ottobre 2024
Aggiornato 22:00
Ricerca dell'IRI

Il Prosecco guida la crescita delle bollicine

Il 90% della crescita del mercato delle bollicine è merito del Prosecco prodotto sulle colline di Conegliano Valdobbiadene. Il Prosecco Superiore è il preferito anche della grande distribuzione, e sta spopolando anche sugli scaffali dei supermercati e degli ipermercati

CONEGLIANO - Il Prosecco Superiore Docg è l’elemento trainante degli spumanti italiani. E’ quanto è emerso da una ricerca condotta da Giancarlo Gramatica, direttore dell’IRI, società specializzata nell’analisi dei mercati del largo consumo e dello shopper a livello mondiale, che ha messo in evidenza che il 90% della crescita del mercato delle bollicine italiane, registrato negli ultimi anni, è guidato dalle straordinarie performances del Prosecco, in primis quello prodotto nell’area storica delle colline di Conegliano Valdobbiadene.

I risultati dello studio sono stati presentati in un convegno dal titolo «La Docg come elemento trainante degli spumanti italiani», che si è tenuto nei giorni scorsi a Verona, nell’ambito di Vinitaly. La conferenza, organizzata dal Consorzio di Tutela in collaborazione ad IRI, ha esposto ai buyer della GDO italiana l’andamento della Denominazione negli ultimi 7 anni ed evidenziato il ruolo cruciale che questa ha assunto come leader nel mondo delle bollicine made in Italy.

L’analisi del trend in Distribuzione Moderna evidenzia, negli ultimi sette anni, una crescita di 43 milioni di Euro, equivalente a un +17,5% rispetto al 2007. Questa e’ determinata per il 90% dal mondo Prosecco. Senza il contributo del Prosecco Docg e Doc, il fatturato sarebbe cresciuto solo di poco più di 3 Milioni di Euro, pari a un +1,4% in rapporto al 2007.

La ricerca dimostra, inoltre, che dal 2007 la crescita del fatturato è stata costante per l’intero mondo Prosecco e dal 2009, con l’introduzione della Docg, l’andamento delle vendite a valore della Denominazione di Origine Controllata e Garantita è cresciuto costantemente, passando da un 42% del primo anno al 54,3% del 2013, a confronto di quello che è stato l’incremento della Doc che da un 28,5%, nel 2009 è salito ad un 40,8% nel 2013. Grazie alla sua versatilità, che non soffre di stagionalità, il Conegliano Valdobbiadene consente vendite stabili in tutti i mesi dell’anno, sebbene il 2013 lo abbia visto protagonista perfino delle festività natalizie.

Il Prosecco Superiore è il preferito anche della grande distribuzione. Il numero di etichette di Conegliano Valdobbiadene, sugli scaffali dei supermercati e degli ipermercati, è infatti aumentato progressivamente, passando da 9,3 del 2010 a 13,6 del 2013. Il prezzo del Superiore a scaffale ha permesso di difendere il valore del comparto degli spumanti, anche negli anni della recessione, con le vendite medie cresciute dal 56% del 2012 al 69% del 2014.

«La Docg – afferma il Presidente del Consorzio di Tutela Innocente Nardi – è il simbolo di un territorio, delle sue colline ricamate a vigneto, che ora sono candidate a diventare anche Patrimonio dei Siti Unesco. Il mercato premia l’eleganza, la versatilità ma anche l’identità di questo vino, che non a caso registra un andamento di vendite in costante crescita, senza risentire della stagionalità».