1 maggio 2024
Aggiornato 22:00
Vino

Coldiretti difende il vino doc sul web e promette battaglia sui «.wine»

A fine marzo si terrà a Singapore la riunione dell'Icann, l'organo internazionale che assegna i domini web, per disciplinare la concessione delle nuove desinenze. I produttori di vino Europei, e tra questi gli italiani in prima linea, vorrebbe una regolamentazione che tuteli le produzioni ad origine geografica per impedire ad esempio che un'azienda nel New Messico possa utilizzare «chianti.wine»

ROMA - Coldiretti darà battaglia alla prossima riunione di fine marzo a Singapore dell'Icann, l'organo internazionale che assegna i domini web, per disciplinare la concessione dei nuovi domini con desinenza «vin» e «wine».

I produttori di vino Europei, e tra questi gli italiani in prima linea, vorrebbe al riguardo una regolamentazione che tuteli le produzioni ad origine geografica controllata, in modo da evitare l'assegnazione di un dominio, ad esempio, «chianti.wine» ad un'azienda nel New Messico.

Nella riunione dell'Icann di novembre a Buenos Aires la discussione in merito è fallita, a quanto racconta Coldiretti, proprio per l'intransigenza degli Stati Uniti nel voler sostenere la libertà assoluta in Rete, mentre l'Europa chiede il rispetto della proprietà intellettuale dei vini «Doc» e quindi una coerente regolamentazione anche sul web.

Dopo la svolta statunitense, che hanno promesso di essere disponibili al dialogo nell'Icann, si guarda con ottimismo alla prossima riunione: in quella sede - fa sapere Coldiretti - verrà presentato un parere legale sulla protezione delle indicazioni geografiche, nella speranza di fare avanzare le trattative e trovare un soluzione di compromesso.