Saccomanni: «Nel 2014 meno tasse su famiglie e imprese». Brunetta: «Hai le visioni»
Il 2014 «sarà l'anno della svolta» per l'economia italiana e per le famiglie, i lavoratori e le imprese ci sarà una riduzione delle tasse. Lo afferma il ministro dell'Economia. Duro il commento di Brunetta: «Saccomanni va contro Renzi, farà la fine di Fassina». Squinzi: «Nel 2014 svolta e meno tasse? Speriamo che sia vero»
ROMA - Il 2014 «sarà l'anno della svolta» per l'economia italiana e per le famiglie, i lavoratori e le imprese ci sarà una riduzione delle tasse. Lo afferma il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, secondo cui «le famiglie, i lavoratori e le imprese pagheranno meno tasse. Capisco che la gente si aspettava di più, ma quest'anno la riduzione dell'Irpef non sarà insignificante. E nel prossimo triennio le tasse si ridurranno di ben 9 miliardi, con un calo graduale anno per anno. È un impegno che ho preso con l'Europa e gli italiani, e oggi lo rilancio».
«Io sono fiducioso - spiega Saccomanni in un'intervista alla Repubblica - in questo 2014 gli italiani cominceranno a sentire concretamente che l'economia si è rimessa in moto. L'Italia è arrivata in ospedale con fratture multiple, una commozione cerebrale e un febbrone. Per ora abbiamo debellato il febbrone e la terapia sta funzionando. Rimangono gli altri problemi, per i quali servono tempi più lunghi».
In questo scenario, conclude il ministro, «la stabilità politica è decisiva. Questo devono capirlo tutti, classi dirigenti, corpi intermedi e società civile».
Squinzi: nel 2014 svolta e meno tasse? Speriamo che sia vero - Il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, resta molto cauto dopo le parole del ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, sul 2014 come «anno della svolta» per l'economia italiana, con un calo delle tasse per famiglie, imprese e lavoratori. «Speriamo che sia vero», si è limitato a dire Squinzi.
Il calo dello spread Btp-Bund a quota 200 punti base, ha aggiunto il numero uno degli industriali ad Affaritaliani.it, «sicuramente è una buona notizia, ma non spacciamola come una grande vittoria. Il differenziale spagnolo è calato più del nostro, quindi non è una buona notizia solo per l'Italia. Si tratta di una minore tensione sui mercati».
Brunetta: Saccomanni va contro Renzi, farà la fine di Fassina - «Di fronte al caos casa, che sarà la tomba del governo di cui fa parte e la tomba del segretario del Partito democratico, Matteo Renzi, per esempio» il ministro del'Economia Saccomanni «fa finta di non vedere». A lanciare l'accusa in una nota è stato il capogruppo di Forza Italia alla Camera Renato Brunetta, commentando l'intervista a Repubblica del titolare del dicastero di via XX settembre.
A suo giudizio «le uniche cose buone che Saccomanni rivendica nell'intervista, dal pagamento dei debiti delle Pa all'accordo con la Svizzera, sono idee di Forza Italia: realizzata peraltro in ritardo e in maniera minimalista la prima; fortemente sbandierata, ma ancora inattuata, la seconda. Su un altro disastro, quello della Banca d'Italia, invece, dopo la reprimenda della Bce, Saccomanni non dice nulla. Sorvola. Come abbiamo detto, lui i problemi li rimuove».
«Infine, il ministro va contro Renzi, segretario del partito maggiore azionista del suo governo, sulla ricontrattazione del limite del 3% nel rapporto deficit/Pil degli Stati dell'area euro, preferendo l'obbedienza cieca alle burocrazie di Bruxelles (l'unica cosa che gli sta a cuore) piuttosto che il protagonismo riformatore. Che dire? Farà presto la fine di Fassina, senza avere i meriti e il coraggio di Fassina».
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