Giovannini replica a Grillo: «Nessun flop. Imprese inizieranno ad assumere»
RP | RP | Il ministro del Welfare: «A oggi sono pervenute 14mila domande, un valore che appare del tutto coerente con le circa 100mila richieste complessivamente finanziabili con gli 800 milioni stanziati»
ROMA - Il bonus per le assunzioni a tempo indeterminato di giovani non è un fallimento, ha replicato al Corriere della Sera il ministro del Welfare, Enrico Giovannini, dopo che Beppe Grillo aveva sentenziato: «la tanto sbandierata misura che avrebbe dovuto garantire 200mila assunzioni ha fallito miseramente».
PREVISIONI GOVERNO CORRETTE - Giovannini ha spiegato che i fondi sono stati spalmati su un triennio e quindi non era il caso di aspettarsi «che le assunzioni» avvenissero «tutte in poche settimane». Il ministro ha rivendicato che l'esecutivo «aveva previsto correttamente i comportamenti delle imprese in un momento ancora difficile come l'attuale».
NUMERI IN LINEA CON FONDI STANZIATI - Secondo il ministro a fine ottobre le domande «sono risultate circa 14mila (di cui 5mila 300 nelle regioni del Mezzogiorno), un valore che, se estrapolato ai prossimi 20 mesi di vigenza dell'incentivo, appare del tutto coerente con le circa 100mila assunzioni complessivamente finanziabili con gli 800 milioni stanziati per il triennio 2013-2015. Tra l'altro, immagino che se fossero già pervenute 100mila domande qualcuno avrebbe detto che l'incentivo era eccessivo e che stavamo sprecando i soldi pubblici. Nonostante i segnali positivi, ivi compreso il boom di nuove imprese condotte da giovani, tutte le previsioni, incluse quelle del governo, segnalano come la situazione del mercato del lavoro resterà molto difficile anche nei prossimi trimestri, pur in presenza della ripresa economica».
ASSUNZIONI NEI PROSSIMI MESI - Secondo Giovannini gli incentivi per i giovani saranno usati «soprattutto nei prossimi trimestri, con il consolidarsi della ripresa. Crisi aziendali si affiancheranno ancora alla nascita di nuove imprese o all'espansione delle attuali. Ma in assenza di un allargamento della base occupazionale difficilmente la domanda di consumo delle famiglie riprenderà vigore, anche in presenza di un aumento del reddito. Il senso di vulnerabilità che questa crisi ha prodotto spinge molte famiglie ad aumentare il risparmio precauzionale e frenare la spesa. Per questo bisogna fare di tutto per rafforzare l'intensità della ripresa ed è nell'interesse delle imprese cogliere al massimo le opportunità offerte dagli strumenti messi in campo dal governo per aumentare il contenuto occupazionale della ripresa economica».
ZANONATO, CI VUOLE TEMPO - Anche Flavio Zanonato, ministro dello Sviluppo economico, ha difeso l'operato del governo: «Il bonus giovani è una misura che si è già messa in moto, ci vuole tempo, è solo un segmento di una manovra, non è tutta una manovra che nel complesso deve vedere altri aspetti di rilancio dello sviluppo».
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