Per l'OCSE l'Italia è il Paese più promettente

PARIGI - Per il quarto mese consecutivo l'Italia è il Paese Ocse più promettente.
L'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) ha registrato che il miglior incremento del suo super-indice previsionale, il Composite leading indicators (Cli), da aprile a questa parte è sempre italiano. Il tutto mentre prosegue la dinamica divergente tra grandi economie avanzate e emergenti: se le prime sono orientate alla ripresa, gli altri paesi stanno invece subendo rallentamenti.

ITALIA MAGLIA ROSA - A luglio il Cli per l'intera area Ocse ha segnato un incremento dello 0,08 per cento, rispetto al mese precedente, mentre su base annua si è attestato al più 0,88 per cento. Sull'Italia il Cli ha registrato un più 0,25 per cento su base mensile e un più 1,48 per cento su base annua.

SEGUONO UK, FRANCIA E GERMANIA - Tra gli aumenti mensili più forti, a luglio, seguono la gran Bretagna con un più 0,19 per cento (e più 1,48 per cento annuo), la Francia con il più 0,11 per cento (meno 0,16 per cento annuo) e la Germania con un più 0,16 per cento (più 1,35 per cento annuo).
Sugli Usa il super-indice ha segnato un più 0,09 per cento su mese e un più 1,15 per cento su anno, sul Giappone più 0,03 per cento su mese e più 1,25 per cento su anno.

RALLENTANO PAESI EMERGENTI - Quasi negativi gli andamenti dell'indicatore sui grandi paesi emergenti, che pur non facendo parte dell'Ocse vengono monitorati data la loro rilevanza sull'economia globale.

Sulla Cina l'indicatore ha segnato meno 0,03 per cento su mese e meno 0,21 per cento su anno, sull'India meno 0,14 per cento su mese e meno 1,78 per cento su anno, sul Brasile meno 0,19 per cento su mese e meno 1,03 per cento su anno, sulla Russia infine più0,14 per cento su mese e meno 0,45 per cento su base annua.
Secondo l'Ocse il Cli «segnala miglioramenti della crescita tra le maggiori economie dell'Ocse, ma stabilizzazioni o rallentamenti del ciclo nelle grandi economie emergenti».