24 aprile 2024
Aggiornato 19:00
Mercato del credito

Bankitalia: «Peggiore contrazione di prestiti a privati da un anno». Codacons: «Si fanno fallire famiglie e imprese»

Palazzo Koch: «A luglio le banche hanno concesso il 3,3% in meno di finanziamenti a cittadini». L'associazione dei consumatori: «Continuano nella loro politica disastrosa: o si tengono i soldi o li danno a caro prezzo»

ROMA - A luglio i prestiti delle banche al settore privato hanno registrato una contrazione su base annua del 3,3 per cento, una flessione superiore rispetto al -3,0 per cento di giugno. Lo ha rilevato Banca d'Italia nel suo consueto aggiornamento mensile delle «principali voci dei bilanci bancari».

MAI COSI' MALE DA 12 MESI - La contrazione dei prestiti ai privati è la peggiore della serie degli ultimi 12 mesi. Nel dettaglio, i prestiti alle famiglie sono scesi dell'1,1 per cento sui dodici mesi (-1% a giugno) mentre quelli alle società non finanziarie sono diminuiti, sempre su base annua, del 4,1 per cento, come a giugno.

CODACONS, SI FANNO FALLIRE FAMIGLIE E IMPRESE - Secondo il Codacons così si fanno «fallire famiglie e imprese». Le banche, ha attaccato l'associazione dei consumatori, «continuano nella loro politica disastrosa: o si tengono i soldi o li danno a caro prezzo. Da quando è scoppiata la crisi le banche hanno smesso di fare il loro mestiere, che è quello di far circolare moneta nel sistema, contribuendo al fallimento di famiglie ed imprese».

ELIIMINARE BALZELLI - I tassi d'interesse per l'acquisto di abitazioni erogati alle famiglie nel mese di luglio «sono saliti al 3,96 per cento (3,90% a giugno) mentre quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo sono stati pari al 9,52 per cento, hanno sottolineato dal Codacons». Il governo, ha chiesto l'associazione, «dovrebbe, almeno per una volta, stare dalla parte dei clienti delle banche, eliminando, ad esempio, balzelli assurdi come le commissioni di istruttoria veloce, aumentando la concorrenza e riducendo i privilegi».

STOP A COMPENSI D'ORO - Ad esempio, ha proseguito il Codacons, si dovrebbe seguire la «strada svizzera e bloccare i compensi d'oro ed i super bonus dei banchieri e dei top manager in genere, stabilendo che siano gli azionisti e non i consigli di amministrazione a deciderli. Inoltre vanno vietati bonus in caso di acquisizioni e vendite, onde evitare conflitti di interessi».