26 aprile 2024
Aggiornato 05:30
Vino

«La scuola nel vigneto», il progetto sociale di Cantina Valpolicella Negrar

Dopo la vendemmia e la visita in cantina interattiva, grazie al «diario di bordo» creato per gli alunni, presto una mostra con 32 loro disegni frutto di questa esperienza

VERONA - Tra vent'anni, sarà per loro un bel ricordo di gioventù da sfogliare. O forse, chissà, il segno tangibile dell'inizio di un percorso di vita professionale nel mondo della viticoltura, intrapreso nella consapevolezza di quanto sia importante, pur innovando, salvaguardare tradizione e biodiversità del territorio, in questo caso, la Valpolicella. Stiamo parlando di un quaderno speciale, una sorta di «diario di bordo» personale, che i 140 ragazzi delle cinque classi di seconda media dell’Istituto Salgari hanno ricevuto per documentare l'esperienza di un anno scolastico trascorso, in alcune occasioni, anche in vigna e cantina, grazie al progetto didattico-sociale «La scuola nel vigneto», realizzato da Cantina Valpolicella Negrar in collaborazione con l'Istituto Comprensivo di Negrar,

Un viaggio a 360° nel mondo del vino. «I ragazzi sono i protagonisti di questo progetto e per questo li abbiamo invitati ad osservare in prima persona la cantina e i luoghi dove si svolge il ciclo produttivo del vino», raccontano Marina Valenti e Natascia Lorenzi, coordinatrici del progetto per la Cantina di Negrar. «Dopo la raccolta dell'uva in vigna e l'osservazione di ambienti in cui è tutelata la biodiversità - spiegano le coordinatrici - i ragazzi, suddivisi in due gruppi, hanno visto in cantina quali fossero le tecniche di appassimento praticate nel tempo in Valpolicella, hanno osservato come si pigia l'uva e s'imbottiglia il vino e come si effettua l'analisi del contenuto di acidità del vino in laboratorio. Ed ancora, hanno riflettuto sulla molteplicità delle professioni legate al mondo vinicolo, da quella di agricoltore a quella di creativo a quella di venditore». «Dopodiché gli alunni hanno riportato informazioni e impressioni nel quaderno che abbiamo creato per loro con disegni, scritti e foto, in modo da comporre un’esperienza personale che prosegua dopo la visita in cantina e rimanga nelle loro mani». «A breve - concludono le coordinatrici - verrà allestita una mostra presso la Cantina che esporrà 32 disegni degli studenti, frutto di questo esperienza e selezionati dai ragazzi in collaborazione con i loro insegnanti».

Il parere degli alunni... «A questa esperienza dò un bel 9 e mezzo! Mi ha fatto imparare molte cose che non sapevo! Tutti noi, giovani o vecchi, dobbiamo conoscere la storia del nostro territorio». «Ho imparato, divertendomi, tante cose che non sapevo». «E' un'esperienza bellissima e molto istruttiva, che mi ha fatto scoprire cosa succede all’interno di una azienda vitivinicola». A dirlo sono rispettivamente Tommaso, Martina, Sara e Aurora, a rappresentanza dei 140 studenti coinvolti nel progetto che hanno risposto con entusiasmo alle sollecitazioni loro proposte, sorprendendo piacevolmente anche gli stessi insegnanti e dimostrando, ancora una volta, come nei programmi educativi sia importante associare alla teoria anche la pratica.

...e quello degli insegnanti. «L'iniziativa ha suscitato l'interesse di alunni e insegnanti, chiamati quest'ultimi a sviluppare attività correlate all'insegna dell'interdisciplinarità», racconta la professoressa Adelina Caprini, responsabile del progetto per l'Istituto. «La conoscenza del proprio territorio non può che avvenire attraverso un'esperienza diretta - continua l'insegnante - ed il fatto che gli studenti, nei due laboratori già effettuati in vigna e in cantina, abbiano potuto osservare, toccare, annusare, assaggiare e vendemmiare l'uva, nonché seguire il percorso più innovativo di trasformazione dei grappoli, è stato determinante per appassionarli a conoscere le origini di una tradizione e, magari, per instillare in alcuni di loro il pensiero di un progetto lavorativo per il futuro. Siamo convinti che una scuola viva debba avvicinarsi al proprio territorio e saper cogliere le opportunità offerte, per questo abbiamo aderito al progetto promosso da Cantina di Negrar, che in Valpolicella è una realtà positiva, fonte di sviluppo e benessere», aggiunge la professoressa Anna Maria Cottarelli, direttrice dell'Istituto Comprensivo.

Insediata la Commissione per l'etichetta dell'anno. Il progetto comprende anche un concorso, interno alla scuola, per realizzare l’etichetta «La scuola nel vigneto 2012» che sarà posta su 400 bottiglie di Valpolicella prodotto dalla Cantina. A questo proposito, nelle prossime settimane la Commissione del progetto, da poco istituita, andrà a scegliere fra tutte le etichette artistiche disegnate dagli alunni, quella che farà bella mostra di sé sulle bottiglie, la cui vendita, prevista a fine anno scolastico, andrà a finanziare la ristrutturazione dell'aula di musica dell'Istituto Salgari. Oltre alla rappresentanza di Cantina di Negrar e Istituto Comprensivo di Negrar, fanno parte della Commissione il noto artista veronese Alberto Zucchetta, l'assessore alla Cultura del comune di Negrar Gianni Pozzani, che ha dato anche il patrocinio dell'amministrazione comunale all'iniziativa, il professore Gualtiero Ferrari, direttore della sede di San Pietro in Cariano dell'Istituto di Istruzione Superiore di Agraria Stefani Bentegodi e Gianmaria Tommasi, presidente di Valpolicella Benaco Banca, che dal 2013 sosterrà, insieme alla Cantina, il progetto. «Siamo molto lieti e grati di avere altri compagni di viaggio in questa speciale «unione d'intenti» finalizzata a migliorare la conoscenza del territorio e a far incontrare le nuove generazioni con il mondo del lavoro agricolo, in particolare della viticoltura, nonché a realizzare opere utili alla comunità locale», ha dichiarato Carlo Alberto Recchia, presidente di Cantina Valpolicella Negrar.