7 maggio 2024
Aggiornato 07:00
Consumi alimentari

Con la crisi l'autarchia torna in tavola

E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti dalla quale si evidenzia nell'anno appena trascorso un aumento record degli acquisti in quantità di farina (+8%), uova (+6%) e burro (+4%) in controtendenza rispetto al calo complessivo dell'1,5% degli alimentari registrato nella grande distribuzione, con un taglio della spesa di 1,1 miliardi di euro sui prodotti confezionati secondo Nielsen

MILANO - Con la crisi l'autarchia torna in tavola, dove c'è una crescita boom negli acquisti degli ingredienti base come farina, uova, zucchero e burro che non è mai stata registrata prima nel dopoguerra. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti dalla quale si evidenzia nell'anno appena trascorso un aumento record degli acquisti in quantità di farina (+8%), uova (+6%) e burro (+4%) in controtendenza rispetto al calo complessivo dell'1,5% degli alimentari registrato nella grande distribuzione, con un taglio della spesa di 1,1 miliardi di euro sui prodotti confezionati secondo Nielsen.

«Un cambiamento - sostiene la Coldiretti - confermato dall'arrivo del Carnevale con molti italiani che mettono le 'mani in pasta' per preparare frittelle, castagnole, frappe, chiacchiere e le altre specialità regionali». Secondo i calcoli della Coldiretti con poco più di cinque euro è possibile acquistare tutti gli ingredienti necessari per le tradizionali frappe ed anche fare fronte ai consumi energetici per la cottura a fronte di una spesa che si aggira tra i 15 ed i 20 euro al chilo.

Il ricorso al fai da te, sottolinea la Coldiretti, «è certamente il frutto dell'esigenza di risparmiare per la riduzione del potere di acquisto ma anche della ricerca di una migliore qualità dell'alimentazione. Preparare in casa il pane, la pasta, le conserve, lo yogurt o le confetture ed i dolci, oltre a risparmiare garantisce infatti la qualità degli ingredienti utilizzati». Secondo una indagine Coldiretti/Swg un italiano su tre (33%) prepara più spesso rispetto al passato la pizza in casa, il 19% più frequentemente fa addirittura il pane, il 18% marmellate, sottoli o sottaceti, il 13% la pasta e l'11% i dolci.

Il riscontro, prosegue il comunicato di Coldiretti, si trova nel boom delle pubblicazioni e delle trasmissioni televisive dedicate alla cucina ma anche su internet dove si contano nel 2012 oltre 415 mila italiani che dichiarano di partecipare regolarmente a community sul web centrate sul cibo, e sono invece complessivamente oltre 1,4 milioni quelli che vi partecipano, comprendendo coloro che lo fanno di tanto in tanto.

Ad incidere c'è quindi «anche il nuovo modo di vivere il tempo libero degli italiani che rinunciano a cinema, teatro e altri svaghi per stare più a casa dove si riscoprono vecchi e nuovi hobby come l'orto o la cucina e si invitano parenti e amici a pranzo o cena piuttosto che andare al ristorante. Gli italiani hanno trascorso ai fornelli in media 56 minuti al giorno nei giorni feriali che salgono ad oltre 69 minuti la domenica o nei giorni festivi, per un totale di oltre sette ore alla settimana. Ma c'è anche - conclude Coldiretti - un italiano su quattro che ha trascorso il tempo nel giardino o nell'orto a coltivare in proprio di erbe aromatiche, fiori, ortaggi e frutta per se o da donare agli amici mentre ben 21 milioni di italiani si sono recati nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica per garantirsi alimenti genuini senza affrontare la fatica della zappa».