Con l'Euro italiani sempre più in rosso, indebitamento medio al 140%
Dall'avvento dell'euro ad oggi, l'indebitamento medio delle famiglie italiane è cresciuto di quasi il 140%. In termini assoluti ciascuna famiglia italiana è oggi mediamente esposta con il sistema bancario per quasi 20.000 euro. Questa la stima fatta dalla Cgia di Mestre, l'associazione degli artigiani e delle piccole imprese
ROMA - Dall'avvento dell'euro ad oggi, l'indebitamento medio delle famiglie italiane è cresciuto di quasi il 140%. In termini assoluti ciascuna famiglia italiana è oggi mediamente esposta con il sistema bancario per quasi 20.000 euro. Questa la stima fatta dalla Cgia di Mestre, l'associazione degli artigiani e delle piccole imprese.
Secondo la Cgia, «l'introduzione della moneta unica ha sicuramente contribuito a far impennare i debiti, non tanto per aver spinto all'insù il costo della vita, ma per aver contribuito a far scendere i tassi di interesse praticati dalle banche nella prima parte del decennio scorso a livelli mai toccati nella storia recente del nostro Paese. Infatti, se tra il 1991 ed il 2001 i tassi medi applicati dagli istituti di credito al settore privato si attestavano all'11,2%, tra il 2002 ed il 2012 sono scesi al 5,5%. Questa opportunità ha spinto moltissime famiglie ad indebitarsi attraverso l'accensione di un mutuo per l'acquisto della prima o della seconda casa, almeno fino all'inizio della crisi».
Se nel 2002 gli impieghi bancari per ciascuna famiglia italiana ammontavano mediamente a 8.312 euro, 10 anni dopo l'esposizione bancaria ha raggiunto la soglia dei 20.000 euro (precisamente 19.916 euro). In questo decennio la variazione percentuale è stata del +139,6%, mentre l'incremento in termini assoluti è stato pari a +11.604 euro.
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