19 aprile 2024
Aggiornato 18:00
La crisi economica e il lavoro che non c'è

Fassina: E' ora di un'agenda progressista europea

Il Responsabile economico del PD: «Mobilitazione europea passaggio importante. Anche per questo violenze vanno condannate senza se e senza ma». Giuntella: «No a violenza, oscurate ragioni scuola e lavoro». Cicchitto: «Violenza politicamente ispirata devia proteste»

ROMA - «La giornata di mobilitazione indetta oggi dalla Confederazione europea dei sindacati per denunciare il fallimento, sempre più evidente, della politica economica dell'area euro e chiedere una politica per lo sviluppo e il lavoro è un passaggio importante». E «proprio per questo, condanniamo senza se e senza ma tutti gli episodi di violenza avvenuti, come al solito causati da minoranze interessate soltanto a cavalcare un disagio sociale sempre più esteso». Se ne è dichiarato convinto il responsabile Economia del Pd Stefano Fassina.

E' ora di un'agenda progressista europea - «La mobilitazione sindacale a scala europea - ha proseguito Fassina - è la dimensione necessaria per spingere i governi a mutare la rotta mercantilistica e di svalutazione del lavoro che aggrava la recessione, innalza la disoccupazione, soprattutto giovanile, porta alla chiusura di decine di migliaia di imprese ogni trimestre e aumenta i debiti pubblici ovunque. Depressione economica e disoccupazione non sono un destino ineluttabile. Sono conseguenze di scelte politiche sbagliate. È ora di un'agenda progressista europea per puntare allo sviluppo attraverso l'avvio di una completa unione fiscale e di politiche anti-cicliche di sostegno alla domanda interna europea: sostegno ai redditi attraverso la redistribuzione del carico fiscale e finanziamento di investimenti innovativi con euro - project bonds. La mobilitazione di decine di milioni di lavoratori e lavoratrici in tutta Europa dà forza al cambiamento progressivo. Infine, ma non ultimo per rilevanza, auspichiamo che anche in Italia le organizzazioni sindacali possano definire le forme utili per mobilitazioni unitarie».

Giuntella: No a violenza, oscurate ragioni scuola e lavoro - «E' assurdo che la giornata di sciopero indetta dalla confederazione dei sindacati europei contro l'austerità delle politiche economiche imposte dalla Ue e le mobilitazioni del mondo della scuola si trasformino in un teatro di guerriglia». Lo afferma Tommaso Giuntella del comitato Bersani.
«La violenza va condannata senza se e senza ma. E come sempre accade, queste frange violente oscurano le giuste ragioni di chi protesta pacificamente contro i tagli alla scuola e per un lavoro dignitoso», ha concluso.

Cicchitto: Violenza politicamente ispirata devia proteste - Il presidente dei deputati Pdl, Fabrizio Cicchitto, esprime «solidarietà al poliziotto ferito durante gli scontri oggi a Torino testimonianza - sottolinea in una nota - dell'esistenza di una violenza politicamente ispirata che punta sempre a far deviare su un terreno improprio le manifestazioni e la stessa dialettica democratica».