14 ottobre 2025
Aggiornato 06:00
La crisi economica e il lavoro che non c'è

Vendola: Pomigliano capitale dei lavoratori soli e ricattati

Il leader di SEL: «Compito della politica è dare voce alla platea degli invisibili». De Magistris: «A Pomigliano in difesa diritti lavoratori». Fassina contestato da ricercatori università

POMIGLIANO D'ARCO - Pomigliano d'Arco «capitale del mondo del lavoro angosciato dalla paura, solo e ricattato». Così il leader di Sel, Nichi Vendola, parlando a margine della manifestazione organizzata dalla Fiom nell'ambito della mobilitazione di 8 ore in difesa del lavoro.
«In tutta Europa il mondo del lavoro e i sindacati scendono in campo contro le politiche di smantellamento dei diritti. Oggi la fatica dovrebbe - ha detto Vendola - essere tirare fuori dalla palude il mondo del lavoro. Venire a Pomigliano significa venire nella capitale del mondo del lavoro angosciato dalla paura, ricattato e solo. Non si possono lasciare soli i lavoratori».
Per Vendola la «tragedia vera» è «la frammentazione delle vertenze del lavoro. In ogni pezzetto d'Italia c'è - ha sottolineato - un'azienda che sta chiudendo. Non c'è in Italia una vertenza generale del lavoro, ma non è solo un problema del sindacato, è un problema della politica. Il compito della politica - ha concluso Vendola - è dare voce all'enorme platea di invisibili. Non è possibile che il lavoro sia in cronaca nera o di costume».

De Magistris: A Pomigliano in difesa diritti lavoratori - In piazza al fianco dei lavoratori di Pomigliano d'Arco e appoggiando le idee della Fiom c'è anche il sindaco partenopeo Luigi de Magistris, che ha sfilato in corteo nella città industriale nel napoletano. «Io ci sono sempre stato anche da giurista, da cittadino e oggi da sindaco. Ci sono perché dobbiamo scongiurare la logica di chi da una posizione padronale approfitta di questi momenti per mettersi contro i lavoratori e non rispettare le sentenze. Pomigliano - ha aggiunto De Magistris - è il simbolo della lotta per il lavoro da Atiteth, Alenia e Ansaldo».
Per De Magistris la politica deve «rispettare i diritti al lavoro e non andare dietro a chi ha voluto fare un ricatto dicendo io investo in Fiat se si fanno modifiche sui diritti dell'articolo 18. Un governo democratico - ha concluso - dovrebbe schierarsi con i lavoratori anche perché i soldi pubblici per loro ci sono sempre stati».

Fassina contestato da ricercatori università - Il responsabile economia del Pd, Stefano Fassina, è stato contestato a Pomigliano d'Arco nel corso della manifestazione organizzata dalla Fiom nell'ambito della mobilitazione di otto ore in difesa del lavoro. Alcuni ricercatori dell'università Federico II gli hanno rimproverato «la mancata difesa dei diritti dei lavoratori nelle riforme del governo Monti». Il fatto si è verificato a pochi metri dal palco del comizio di Maurizio Landini, leader della Fiom, in piazza Primavera. Fassina è stato poi accompagnato sul palco da alcuni militanti della Fiom.