20 aprile 2024
Aggiornato 12:00
Collassa il mercato

Opel in difficoltà, cassa integrazione in Germania

La casa automobilistica Opel, controllata tedesca della General Motors, in difficoltà, ha annunciato il ricorso da settembre a 20 giorni di cassa integrazione parziale in due dei suoi siti in Germania, Rüsselsheim e Kaiserslautern (ovest)

BERLINO - La casa automobilistica Opel, controllata tedesca della General Motors, in difficoltà, ha annunciato il ricorso da settembre a 20 giorni di cassa integrazione parziale in due dei suoi siti in Germania, Rüsselsheim e Kaiserslautern (ovest).

MERCATO AL COLLASSO - «Il mercato automobilistico europeo - ha affermato in una nota il responsabile del personale, Kimmes Holger - è al collasso» e le misure utilizzate fino ad ora per adattarsi ai cali di produzione non bastano più.«Lo strumento della cassa integrazione parziale - ha aggiunto - è al momento una buona misura da prendere per superare questa fase di debolezza del mercato».
«L'introduzione della cassa integrazione parziale - ha dichiarato nello stesso comunicato il presidente Opel, Wolfgang Schäfer-Klug - garantisce posti di lavoro».

9.300 DIPENDENTI INTERESSATI - Opel prevede di utilizzare cassa integrazione parziale sia per il segmento di produzione, a partire da settembre, sia per l'amministrazione e dei servizi, a partire da ottobre.
Circa 9.300 dipendenti saranno interessati dalla misura finanziata dal governo federale. Opel impiega presso la sua sede a Rüsselsheim 3.500 persone nella produzione e 3.300 nell'amministrazione. Il suo sito a Kaiserslautern impiega 2.500 persone.
I circa 7.000 ingegneri dipendenti Opel centro di ricerca e sviluppo di Rüsselsheim non sono interessati dal provvedimento.