20 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Settore vitivinicolo

Vino: Frescobaldi, il fatturato 2011 vola oltre 80 milioni di euro

Con un incremento del +4% rispetto ai 79,6 milioni di euro del 2010. Alla realizzazione di questo ottimo risultato ha pesato per oltre 60% la quota dell’export, specie verso la Russia e l’Asia. È quanto emerge dalla nota diramata oggi dall’azienda toscana

FIRENZE - Marchesi de’Frescobaldi, il gruppo vitivinicolo toscano celebre in tutto il mondo per i prestigiosi vini di qualità, ha registrato nel 2011 un fatturato di 82 mln di euro, con un incremento del +4% rispetto ai 79,6 milioni di euro del 2010. Alla realizzazione di questo ottimo risultato ha pesato per oltre 60% la quota dell’export, specie verso la Russia e l’Asia. È quanto emerge dalla nota diramata oggi dall’azienda toscana.

CRESCE IL BRIC - L’export è stato trascinato dall’andamento favorevole dei mercati tradizionali quali USA, Canada e Germania, ma ha visto il crescente incremento dei paesi del cosiddetto BRIC, Russia e Cina su tutti. Il mercato italiano, invece, ha risentito maggiormente della crisi dei consumi a livello continentale ma, nonostante ciò, ha comunque messo a segno una crescita del +3,3% rispetto al 2010, generando un fatturato di oltre 34 milioni di Euro.
A livello reddituale, il Gruppo Frescobaldi ha raggiunto ottimi risultati con un EBITDA pari a 24 milioni di euro, con un’incidenza sui ricavi risultata pari al 29%.
Per reagire alla crisi l’azienda fiorentina ha continuato nella strategia di ammodernamento e rafforzamento della propria struttura produttiva, investendo nel solo 2011 oltre 10 milioni di euro in ricerca & sviluppo per rinnovare i propri vigneti e i propri impianti e macchinari, adottando le più moderne tecniche produttive.

SETTORE VITALE - «Questi risultati – commenta Giovanni Geddes da Filicaja, AD Marchesi de’ Frescobaldi – si sommano a quelli del 2010 e portano in due anni la crescita del fatturato a +16% e dell’EBITDA a +26% e confermano quanto il settore vitivinicolo italiano di qualità sia vitale, nonostante questo momento di difficile congiuntura economica. In questi primi mesi del 2012 i segni di ripresa in Italia si sono visti, nonostante un avvio piuttosto fiacco. Dall’export – conclude l’Amministratore Delegato del Gruppo - arrivano segnali incoraggianti, che ci fanno considerare sempre di più i mercati internazionali come occasioni di sviluppo.»