29 marzo 2024
Aggiornato 14:00
L’architettura è donna

Expoedilizia premia il talento «al femminile»

L’iniziativa ideata e promossa da ROS, società partecipata da Senaf e Fiera Roma, e dedicata alla memoria di Raffaella Alibrandi, amministratore delegato di Fiera Roma, impegnata da sempre per la valorizzazione del ruolo delle donne nel mondo del lavoro e dell’imprenditoria

ROMA - Si è tenuta oggi, nell’ambito di  Expoedilizia - la fiera professionale dell’edilizia e dell’architettura – la cerimonia di premiazione del Concorso Architettura Sostenibile, l’iniziativa ideata e promossa da ROS, società partecipata da Senaf e Fiera Roma, e dedicata alla memoria di Raffaella Alibrandi, amministratore delegato di Fiera Roma, impegnata da sempre per la valorizzazione del ruolo delle donne nel mondo del lavoro e dell’imprenditoria.

Il premio rappresenta un’iniziativa di particolare valore, soprattutto alla luce di un tema controverso, come quello delle pari opportunità, che coinvolge anche il mondo dell’architettura e della progettazione, come conferma l’ultimo rapporto del Consiglio Nazionale Architetti: nel nostro Paese quella dell’architetto sta diventando una professione sempre più femminile. Se nel 1998 il 31% degli iscritti all’albo nazionale erano donne, oggi le quote rosa raggiungono il 40%. Un dato significativo, se si tiene conto che la media europea è del 39%, ma che colloca il nostro Paese, culla delle belle arti, alle spalle di Paesi come Grecia (57%), Croazia (56%) e Bulgaria (50%).

Il Concorso Architettura Sostenibile promuove e incentiva la creatività, il talento e la professionalità di giovani laureate in architettura o ingegneria, premiando con due borse di studio da 2.500 euro cadauna le migliori tesi di laurea che riguardano progetti di recupero edilizio e di nuove costruzioni a destinazione pubblica realizzati in chiave sostenibile.

Vincitrice per la categoria «Recupero del patrimonio edilizio esistente» l’Arch. Flavia Restaldi con il progetto Barrio 21.24, progetto di Rigenerazione urbana. L’idea di progetto nasce da un’esperienza di studio a Buenos Aires dell’Arch. Restaldi, che le ha permesso di elaborare un programma di Rigenerazione Urbana per la Villa 21.24, la più grande delle baraccopoli della città. Lo scopo principale è ribaltare il concetto dello spazio pubblico, inteso come spazio di nessuno; in modo che piazze, parchi, strade, oltre a garantire i servizi primari, possano generare un tessuto urbano dove la forza lavoro diviene lo strumento chiave per uscire dalla segregazione sociale attuale. La rigenerazione avviene attraverso quattro grandi classi di intervento: la riconversione delle industrie in case nell’immediato intorno urbano; la costruzione delle nuove unità abitative, incrementabili nel tempo; la demolizione dei tessuti degradati, successiva al trasferimento degli abitanti nelle nuove residenze; il consolidamento del tessuto spontaneo più antico, attraverso l’inserimento di infrastrutture primarie e secondarie.

Si aggiudica la borsa di studio premio per la categoria «Nuove costruzioni a destinazione pubblica» l’ Arch. Carlotta Cecchini con il progetto Componenti e materiali innovativi per l'architettura sostenibile:

i Transparent Insulation Materials. La tesi affronta una fase di ricerca sui Transparent Insulation Materials (T.I.M.) attraverso la proposta di integrazione di questi componenti nella progettazione di un palasport, una struttura che per la sua necessità di spazio, calore e luce, è stata ritenuta quella che meglio si prestava ad un efficace sfruttamento delle proprietà del materiale in esame. Il palasport è stato concepito come un blocco organico e fluido, orientato in modo da captare la radiazione solare. La forma dell’edificio razionalizza il sistema funzionale e consente di limitare fortemente la superficie disperdente ottenendo un sensibile risparmio energetico oltre che economico, sia in fase di costruzione che di gestione, con alto isolamento e inerzia termica delle strutture.

A giudicare le due tesi di laurea una giuria presieduta dal Prof. Arch. Tommaso Valle, il cui studio offrirà alle vincitrici l’opportunità di effettuare uno stage, della durata di 6 mesi.