3 maggio 2024
Aggiornato 05:30
L'allarme della CIA

Neve e gelo, crollo del 40% delle consegne di prodotti freschi

In poco meno di una settimana, oltre 200 mila tonnellate di merce deperibile sono andate perse o rimaste presso le strutture degli agricoltori. CIA: Il settore agroalimentare perde 50 milioni di euro al giorno

ROMA - Il blocco dei mezzi pesanti, l'impercorribilità delle strade e le enormi difficoltà per raggiungere le aziende agricole hanno fatto crollare del 40 per cento le consegne dei prodotti alimentari freschi (frutta, verdura, carne, latte, latticini, uova) dalle campagne ai mercati all'ingrosso rispetto al quantitativo medio abituale. L'allarme è rilanciato dalla Cia, la Confederazione italiana agricoltori che in una nota oggi sottolinea l'impossibilità di trasportare la merce deperibile (frutta, verdura, latte, latticini, carne, uova) dalle campagne ai mercati all'ingrosso sta mettendo in grave difficoltà migliaia di aziende agricole, ma anche il resto della filiera. E per l'agricoltura devastata chiede subito lo stato di calamità e il rinvio per tasse, contributi e mutui.

CIA: L'agroalimentare perde 50 milioni di euro al giorno - In poco meno di una settimana, oltre 200 mila tonnellate di merce deperibile sono andate perse o rimaste presso le strutture degli agricoltori. Un danno enorme che si aggiunge alla devastazione di un terzo delle coltivazioni di ortaggi (cavolfiori, radicchio, carciofi, indivia, cicoria), «bruciati» dal freddo polare, e ai numerosi danneggiamenti subiti dalle imprese (serre, cascine, stalle, magazzini, trattori, pompe idrauliche, meccanismi per la mungitura e per la distribuzione del mangime, gruppi elettrogeni). E' quanto denuncia la Cia-Confederazione italiana agricoltori, fortemente preoccupata per la situazione in cui oggi versa l'agricoltura italiana che ha subito conseguenze economiche catastrofiche per centinaia di milioni di euro.