24 aprile 2024
Aggiornato 05:30
I danni del maltempo per il sistema agroalimentare

CIA: Danni oltre 500 milioni, subito stato di calamità

È la stima della Confederazione italiana agricoltori, che chiede «subito lo stato di calamità, naturale per sostenere gli agricoltori pesantemente colpiti, e un rinvio dei pagamenti fiscali e contributivi e dei mutui»

ROMA - I danni del maltempo per il sistema agroalimentare superano ormai i 500 milioni di euro, più di 50 milioni al giorno. È la stima della Confederazione italiana agricoltori (Cia), che chiede «subito lo stato di calamità, naturale per sostenere gli agricoltori pesantemente colpiti, e un rinvio dei pagamenti fiscali e contributivi e dei mutui».

5mila imprese isolate - Centomila tonnellate di frutta, verdura e carne - sottolinea la Cia in base a un monitoraggio sul territorio - sono bloccate nelle aziende agricole «a causa della paralisi del traffico pesante, per l'impossibilità di circolare in molti tratti autostradali e di raggiungere alcuni centri rurali». Isolate 5mila imprese, perchè le vie di campagna «sono coperte da una notevole coltre di neve e di ghiaccio». Praticamente fermo il trasporto di latte: più di 70mila litri sono rimasti nelle stalle e se la situazione non migliora nei prossimi giorni rischiano di andare in gran parte distrutti.
Tutte le Regioni «risultano colpite, ma le situazioni più critiche sono in Emilia Romagna, Marche, Toscana, Abruzzo, Molise, Lazio, Campania, Puglia, Basilicata e Calabria. L'agricoltura è stata devastata». Un terzo delle coltivazioni di ortaggi (cavolfiori, radicchio, carciofi, indivia, cicoria) è andato completamente distrutto dal gelo, mentre il 15% delle aziende agricole ha subito danni alle strutture e ai macchinari. E il gran freddo «ha fatto lievitare i consumi del gasolio agricolo, con picchi del 30% in più rispetto a febbraio 2011».