23 aprile 2024
Aggiornato 18:00
La seconda banca elvetica

Credit Suisse, perdita netta di 637 milioni franchi nel 4 trimestre

A fronte dell'utile di 841 milioni in corrispondente periodo 2011. Sui risultati dell'esercizio 2011 hanno pesato la contrazione dell'attività della clientela e il franco forte

ZURIGO - Credit Suisse, la seconda banca elvetica, archivia il quarto trimestre 2011 con una perdita netta di 637 milioni di franchi contro gli 841 milioni di utile nel corrispondente periodo dell'anno precedente. Sull'insieme dell'anno l'istituto rossocrociato ha realizzato un utile netto distribuibile agli azionisti di 1,95 miliardi, in diminuzione del 62% rispetto al 2010.
Sui risultati dell'esercizio 2011 hanno pesato la contrazione dell'attività della clientela e il franco forte oltre a elementi particolari legati all'opera di riduzione dei costi e all'evoluzione della strategia della banca, ha reso noto oggi lo stesso istituto di credito.

Il presidente Brady W. Dougan definisce la performance nel quarto trimestre «deludente». Per l'insieme dell'anno, l'afflusso netto di nuovo denaro per il gruppo è diminuito del 40% a 40,9 miliardi di franchi. Nel quarto trimestre, i nuovi capitali sono stati di 400 milioni di franchi, contro i 7 miliardi del trimestre precedente. Il programma di riduzione dei costi di 2 miliardi di franchi, che deve concludersi nel 2013, è sulla buona strada, indica la banca. I costi e i risultati dovrebbero riflettere la riduzione di 1,2 miliardi di franchi dal primo trimestre dell'esercizio in corso.
Nel comunicato nota il Credit Suisse segnala che le indagini statunitensi sulle passate attività transfrontaliere delle banche svizzere proseguono: si tratta di una questione a cui il Credit Suisse, insieme alle autorità governative, lavora costantemente. La banca afferma di essere determinata a trovare una soluzione accettabile sia per gli Stati Uniti sia per la Svizzera.