28 marzo 2024
Aggiornato 14:30
Maltempo e l'emergenza gas

Gas, Scaroni: L'emergenza si tranquillizzerà nel week end

L'Amministratore Delegato dell'ENI: Meno male che abbiamo fatto ripartire la Libia per tempo. Nessun problema per le famiglie, neanche per le imprese. Passera: Situazione critica ma ben monitorata. Calo forniture Gazprom -18%, dalla Svizzera richieste doppie

ROMA - Con le misure per l'emergenza gas decise dal Governo «si potrà disporre di 25 milioni di metri cubi di gas in più al giorno, circa l'8-9% dei nostri consumi. Quindi mi attendo una situazione che si tranquillizzerà nel prossimo week end». Lo ha detto al Tg3 l'amministratore delegato dell'Eni, Paolo Scaroni.
«L'Italia consuma 450 milioni di metri cubi di gas al giorno - ha aggiunto - circa il 40% di più di quello che consumavamo l'anno scorso alla stessa epoca. Per far fronte a questi consumi che sono cresciuti in modo così elevato noi ci troviamo di fronte una Russia che ci dà meno gas di prima e i rigassificatori che sono praticamente fermi. Abbiamo fatto fronte a questa emergenza con più gas dall'Algeria e dal Nord Europa. E meno male che Eni è riuscita a far ripartire la Libia per tempo».

Nessun problema per le famiglie, neanche per le imprese - Con le misure di emergenza adottate dal Governo «credo che non ci saranno problemi per le famiglie e anche per le imprese. Ci saranno problemi solo per quelle imprese che hanno un contratto interrompibile». Lo ha detto l'amministratore delegato dell'Eni sottolineando che nel caso delle imprese quando il contratto è interrompibile «ovviamente si può interrompere».

Passera: Situazione critica ma ben monitorata - «La situazione è sicuramente critica, perché dalla Russia e dalla Francia sono diminuiti i flussi di gas, però è ben monitorata». È quanto ha affermato Corrado Passera, ministro dello Sviluppo economico, in merito alle criticità per l'Italia derivanti dal minor afflusso di gas proveniente in particolar modo dalla Russia. «Tutti gli step ulteriori in caso di bisogno sono pronti a essere messi in moto. Ogni giorno si fa il punto, ogni giorno si decidono le cose da fare come è stato ieri e come sarà oggi», ha spiegato, parlando a margine del Mobility Conference.
«Noi viviamo quotidianamente con la sala regia del gas e dell'energia - ha spiegato Passera- ieri abbiamo deciso di passare a livello di allerta perché si sono dimostrati i più alti nella storia, quindi dobbiamo essere preparati a richieste superiori alle previsioni».
Il ministro Passera ha spiegato che sono stati già attivati canali alternativi: «Dall'Africa e da altre parti, inoltre c'è stato anche un problema del rigassificatore di Rovigo, che ha creato ulteriore pressione».

Comitato: Stretta sui consumi delle industrie, garantite le famiglie - Il Comitato per il monitoraggio e l'emergenza gas del ministero dello Sviluppo economico, in considerazione del prolungamento delle attuali condizioni meteo per tutta la settimana e per il permanere del calo di forniture dalla Russia e dai due rigassificatori disponibili (Rovigo e Panigaglia), ha stabilito una stretta sui consumi delle industrie, tutelando invece le famiglie che non subiranno ripercussioni.
È in corso, si legge in una nota del ministero, «l'attivazione del contenimento dei consumi dei clienti industriali, le cui clausole contrattuali prevedano tale possibilità. Queste misure tutelano pienamente le utenze domestiche, per le quali sono escluse conseguenze negative».

E' emergenza, attivate le centrali a olio - Il Comitato per il monitoraggio e l'emergenza gas del ministero dello Sviluppo economico a causa del prolungamento «dell'eccezionale ondata di freddo, del connesso picco storico nei consumi di gas e del livello ridotto di forniture dalla Russia» ha deciso di attivare la «fase di emergenza» secondo le procedure previste dall'Unione Europea e di avviare la «messa in esercizio delle centrali elettriche ad olio combustibile, che consentiranno di contenere i consumi di gas a uso termoelettrico». Lo rende noto il ministero dello Sviluppo economico.

Calo forniture Gazprom -18%, dalla Svizzera richieste doppie - Persiste il calo delle forniture di gas all'Italia dalla Russia. A causa della forte ondata di gelo che sta investendo l'Europa e in maniera ancora più decisa le nazioni dell'Europa dell'Est, oggi al punto di consegna di Tarvisio sono arrivati 84,9 milioni di metri cubi di gas da Gazprom contro una richiesta di 103,4 milioni di metri cubi con un ammanco di 18,5 milioni di metri cubi (-18%). Questi i dati di Snam Rete Gas aggiornati alle 14 di oggi. Si è registrato un calo anche al punto di consegna di Passo Gries che collega la Svizzera all'Italia con il Transitgas con una diminuzione di 7,8 milioni di mc con richieste pari a 63,7 milioni di mc contro consegne di 56 milioni di mc (-12,24%). Tuttavia per il Transitgas che sta lavorando quasi al massimo della sua portata sui tratta di richieste doppie da parte degli shipper rispetto a quelle solite.
Il calo nelle forniture va avanti da circa una settimana e oggi l'ad di Eni, Paolo Scaroni, ha sottolineato che la situazione potrebbe diventare più critica da giovedì con la necessità di dover prendere misure di emergenza per i clienti industriali. La situazione inoltre è aggravata dai problemi del rigassificatore di Rovigo che sta funzionando a capacità ridotta.