19 marzo 2024
Aggiornato 03:00
Confragricoltura a Fieragricola 2012

Dal fotovoltaico un’accelerata all’eliminazione dell’amianto

La sostituzione delle coperture in Eternit o contenenti amianto, con pannelli fotovoltaici permette di ammortizzare i costi molto elevati (dai 15 ai 40 euro al metro quadro) tramite gli incentivi di cui beneficiano questi impianti

VERONA - Dal 1992 in Italia l’impiego dell’amianto è fuori legge. Nonostante questo sono ancora molti i tetti e le coperture di edifici che, poiché non è obbligatorio farlo, non sono stati sostituiti, anche a causa dei costi di smaltimento a carico dei privati. Anche in campagna il problema esiste. Capannoni, magazzini, ricoveri per mezzi agricoli.
Secondo l’Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro (Ispels) sono circa 26 mila i siti da bonificare e migliaia i capannoni ad uso agricolo e industriale con coperture in Eternit, per un totale di 100 milioni di metri quadrati, a cui vanno aggiunti 600 mila metri cubi di amianto friabile. Ma le dimensioni del problema potrebbero essere maggiori, perché, benché la legge del 1992 prevedesse che entro 180 giorni dalla sua entrata in vigore le Regioni si dotassero di un piano di censimento di questo materiale, a distanza di 18 anni nessuna amministrazione regionale ha completato le mappature e sono ancora poche le discariche in grado di assorbire l’amianto.

Una soluzione di assoluto interesse arriva dal fotovoltaico. Se ne è parlato a Fieragricola in un seminario organizzato da Confagricoltura nel padiglione Bioenergy.
La sostituzione delle coperture in Eternit o contenenti amianto, con pannelli fotovoltaici permette di ammortizzare i costi molto elevati (dai 15 ai 40 euro al metro quadro) tramite gli incentivi di cui beneficiano questi impianti.
Va aggiunto che il GSE (Gestore Servizi Energetici) riconosce un incremento di 5 centesimi al kWh sulla tariffa incentivante del IV Conto Energia ai titolari d’impianti che sostituiscono l’amianto con moduli fotovoltaici. Uno stimolo in più per l’azienda - sottolinea Confagricoltura - che potrà così ammortizzare in un tempo minore i costi per la realizzazione dell’impianto e lo smaltimento del vecchio e nocivo amianto.
Ad esempio, su un tetto di 1.000 metri quadri si può installare un impianto fotovoltaico di 100 kW di potenza massima, che fornisce circa 100.000 kWh di elettricità l’anno e che come semplice guadagno extra, grazie all’incentivo statale aggiuntivo, porta 5.000 euro l’anno.
Un’operazione che offre solo vantaggi: per l’imprenditore, per lo Stato che può ridurre la quantità di amianto presente sul territorio e per tutti i cittadini che potranno beneficiare di un ambiente più salubre.