29 marzo 2024
Aggiornato 07:00
Disagi in occasione dell'ondata di maltempo

I Consumatori minacciano denunce: Da FS «rimborsi ridicoli»

Federconsumatori e Adusbef: Trenitalia non se la può cavare con un rimborso del biglietto dopo ritardi di 4 ore. Risarcimento anche per i danni subiti, valutiamo una «class action»

ROMA - Le associazioni dei consumatori accusano Ferrovie dello Stato di «enormi» disagi ai viaggiatori, in occasione dell'ondata di maltempo che ha colpito l'Italia negli ultimi giorni: giudicano insufficienti i rimborsi e gli indennizzi proposti dall'azienda e chiedono a Fs un incontro, minacciando «una valanga di cause risarcitorie», denunce e class action.

«Pronte a denunciare Trenitalia per interruzione di pubblico servizio» sono Federconsumatori e Adusbef, che potrebbero anche «avviare, nei casi in cui è proponibile, una class action» contro l'azienda: «Trenitalia non se la può cavare con un rimborso del biglietto dopo ritardi di 4 ore - dicono le associazioni in una nota - è necessario aprire un tavolo di confronto e valutare rimborsi e indennizzi per i viaggiatori della lunga percorrenza e per i pendolari, che normalmente viaggiano con abbonamenti e non ricevono alcun risarcimento per disagi e soppressione delle corse. Anche quest'anno alla prima nevicata i trasporti sono andati in tilt: il 25% dei treni in Italia è stato soppresso. Secondo le dichiarazioni della stessa Trenitalia 2.000 treni su 8.000 sono fermi. Sostanzialmente il servizio universale, che riguarda la maggioranza dei pendolari, non funziona perché in inverno fa freddo e nevica».

Secondo le associazioni dei consumatori aderenti al Casper (Adoc, Codacons, Movimento Difesa del Cittadino e Unione Nazionale Consumatori) la proposta sui rimborsi dei biglietti «gentilmente concessi» da Trenitalia in favore dei passeggeri dei treni che in queste ore hanno accumulato ritardi è «semplicemente ridicola, visti gli enormi disagi subiti da viaggiatori che per ore sono rimasti intrappolati all'interno dei vagoni, in alcuni casi senza luce e senza riscaldamenti. Il problema non sono i minuti di ritardo accumulati dai convogli, ma gli enormi danni materiali ed esistenziali subiti dagli utenti, i ritardi nei soccorsi, i malfunzionamenti tecnici delle infrastrutture ferroviarie avvenuti nonostante il maltempo fosse ampiamente previsto. Per questo riteniamo che i viaggiatori abbiano diritto, oltre al rimborso del biglietto al risarcimento dei danni subiti, di entità chiaramente superiore al semplice costo del biglietto».

Le 4 associazioni di Casper chiedono quindi a Trenitalia «un incontro urgente» per definire l'entità degli indennizzi spettanti ai passeggeri: «In caso contrario siamo pronti a presentare una valanga di cause risarcitorie contro la società», concludono.