29 marzo 2024
Aggiornato 16:30
Bollettino economico di Banca d'Italia

Pil 2012 a picco a -1,5%, crescita zero nel 2013

Stime con spread a 500 punti. Ma rischi di un ulteriore peggioramento. Famiglie solide ma risentono del calo del reddito

ROMA - Peggiorano le prospettive dell'economia italiana, con un 2012 in pesante recessione - il Pil a -1,5% - e il 2013 a crescita zero. Lo prevede la Banca d'Italia nel bollettino economico, spiegando che questo è lo scenario se lo spread Btp-Bund si mantiene stabile a circa 500 punti e restano le tensioni sul credito. Anche se «c'è il rischio che un peggioramento delle aspettative, che determini un ulteriore inasprimento delle condizioni dei mercati del debito sovrano e del credito, possa portare a una flessione più accentuata».
In uno scenario più favorevole, sottolinea Palazzo Koch, «in cui le politiche di risanamento dei conti pubblici adottate dal governo e le risposte alla crisi concordate in sede europea ripristinassero almeno in parte la fiducia degli investitori, riducendo i costi di finanziamento per tutti gli attori economici, l'economia italiana potrebbe riprendersi più rapidamente». Con un ritorno dello spread Btp-Bund sui livelli dell'estate scorsa (circa 200 punti), nel 2012 il Pil calerebbe dell'1,2%, ma con una «stabilizzazione nella seconda metà dell'anno e un più rapido ritorno alla crescita nel 2013», con il Pil a +0,8%.

Famiglie solide ma risentono del calo del reddito - Le famiglie italiane hanno una solida situazione finanziaria e patrimoniale, ma risentono negativamente del calo del reddito e dei rischi occupazionali. È il quadro delineato nell'incontro tra il direttorio della Banca d'Italia e i maggiori banchieri italiani. Nell'incontro con il governatore Ignazio Visco, secondo fonti di Via Nazionale, si è osservato che «la condizione finanziaria e patrimoniale delle famiglie rimane solida, pur risentendo negativamente della flessione nel reddito disponibile e delle incertezze sulla tenuta dell'occupazione».