25 aprile 2024
Aggiornato 13:30
Liberalizzazioni taxi

Taxi, rivolta in varie città, si va verso la precettazione

A Roma presidio sotto Palazzo Chigi, proteste a Milano e Napoli, dove per la seconda notte consecutiva i taxi sono rimasti parcheggiati in piazza Plebiscito dove si affacciano la prefettura, il Palazzo reale e la basilica di San Francesco di Paola

ROMA - E' rivolta dei tassisti in diverse città contro le liberalizzazioni di Monti. Ci sono proteste a Roma, Milano, e Napoli, mentre il garante degli scioperi ha fatto sapere di aver chiesto ai prefetti «se sussistano le condizioni per l'attivazione del potere di precettazione».

Nella capitale, un'assemblea spontanea è stata organizzata sotto palazzo Chigi, durante il Consiglio dei ministri: sono circa 200 le auto bianche presenti. Un presidio, hanno detto alcuni contestatori, che non ha intenzione di sgomberare «fino a che non verranno smentite le indiscrezioni per cui si potrà fare il cumulo di licenze e di eliminazione della territorialità». Qui, dicono altri autisti, «ce stanno a rovinà». L'unico cartello che è apparso fra i conducenti infuriati è un gergale invito al premier perché desista, si calmi: «Mario Monti, scialla». Nella capitale la protesta è iniziata giovedì sera alla stazione Termini e all'aeroporto di Fiumicino, anche con minacce contro quei pochi autisti che hanno preferito continuare a lavorare. Venerdì il fermo è pressoché totale.

A Napoli, per la seconda notte consecutiva i taxi sono rimasti parcheggiati in piazza Plebiscito dove si affacciano la prefettura, il Palazzo reale e la basilica di San Francesco di Paola. Giovedì erano stati oltre 500 quelli lasciati in sosta paralizzando, di fatto, il servizio. I posteggi delle auto bianche, infatti, sono rimasti vuoti ed è tuttora difficile prenotare una corsa al telefono. I tassisti hanno confermato lo sciopero ad oltranza. Analoghi blocchi e proteste si svolgono a Milano, dove il traffico e gli utenti risentono della protesta.