29 marzo 2024
Aggiornato 08:00
Sabato 17 dicembre h. 9.30. Auditorium del Distretto del Conegliano Valdobbiadene

Prosecco Superiore: aumenta l’attesa sui dati di un fenomeno globale

In Italia e all’Estero crescono i numeri delle bollicine del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore. Il 17 dicembre si presentano i dati del nuovo rapporto del Centro Studi di Distretto

PIEVE DI SOLIGO - Cresce l’attesa per la presentazione del rapporto annuale del Centro Studi del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore. A dare l’idea di come questo vino sia divenuto un caso di successo internazionale saranno i numeri, quelli dello studio svolto su oltre 140 aziende della denominazione. I dati saranno presentati ufficialmente il 17 dicembre, alle 9.30, nel corso dell’incontro «Dare valore alla differenza» in programma all’ Auditorium del Distretto presso Villa Brandolini a Solighetto di Pieve di Soligo (TV) . Fino ad allora le cifre rimarranno top secret, ma dal Consorzio di Tutela si preannuncia una crescita in termini di volumi e di valore, nonostante il momento di difficoltà economica nazionale. Merito della capacità imprenditoriale delle aziende, secondo Vasco Boatto, direttore del Centro Studi, che presenterà i dati durante l’incontro aperto a produttori, stampa e operatori del settore.

Dal 2003 ad oggi la denominazione Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore è cresciuta in volumi e valore del 40%, passando da 250 milioni di euro a 400. Una crescita resa possibile soprattutto dall’export e dal canale moderno. Quest’ultimo sarà analizzato da un duplice punto di vista: il mercato e la strategia. La prima prospettiva sarà data da Giancarlo Gramatica, client service director di SymphonyIri Group, mentre Daniele Fornari, docente di marketing all’Università Cattolica e direttore CERMES-Università Bocconi, parlerà delle politiche commerciali e delle strategie di trade marketing. Non mancherà il focus sul consumatore, grazie all’intervento di Eugenio Pomarici, professore associato, docente di marketing e normative del settore vitivinicolo dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, che parlerà del posizionamento del Prosecco Superiore in Italia e del profilo di chi acquista le bollicine prodotte nelle colline tra Conegliano e Valdobbiadene.

Obiettivo dell’incontro per i produttori sarà soprattutto riflettere sulla strategia per comunicare al mercato gli elementi che fanno la differenza per il Prosecco Superiore: 150 anni di storia e un territorio collinare dove la viticoltura, in gran parte, è ancora svolta a mano con 600 ore di lavoro all’anno a ettaro contro le 150 di pianura. Non è un caso se quella in cui viene prodotto sarà premiata come area enologica dell’anno dalla rivista Wine Enthusiast. L’elezione avverrà a gennaio, a New York.