2 maggio 2024
Aggiornato 05:30
Secondo Carbon Disclosure Project (CDP)

ENEL leader prima utility italiana per politiche ambientali

Enel, insieme a Fiat, ottiene il massimo riconoscimento per l’impatto delle attività sull’ambiente e l’impegno per la riduzione dei cambiamenti climatici. Tutela dell’ambiente e lotta ai cambiamenti climatici si confermano obiettivi di miglioramento con la riduzione del 10% delle emissioni totali in atmosfera (SO2, NOx e Polveri) e del fabbisogno specifico di acqua per ogni

ROMA - Enel è l’unica azienda italiana, insieme a Fiat, ad ottenere il valore più alto (A) del Carbon Performance Leadership Index (CPLI) l’indice che misura l’impegno delle aziende per ridurre l’impatto sull’ambiente elaborato dal Carbon Disclosure Project (CDP), l’organizzazione globale che rappresenta 551 investitori istituzionali di tutto il mondo che gestiscono 71.000 miliardi di dollari, e da Accenture. Tra le 100 maggiori aziende italiane Enel risulta inoltre la prima utility, tra le 10 imprese che soddisfano i criteri del Carbon Disclosure Leadership Index (CDLI), che valuta le azioni svolte per la riduzione dei cambiamenti climatici.

La lista delle maggiori società italiane in tema di Carbon management è stata resa nota oggi a Milano, in occasione dell’incontro per la presentazione dell’Italy 100 Report 2011, il Rapporto sulle tendenze, gli sviluppi e gli obiettivi di riduzione e i sistemi utilizzati per il monitoraggio e la misurazione delle emissioni di gas serra.

Per Enel si tratta di una conferma, visto che a settembre è stata inserita fra le prime 29 aziende in termini di attenzione per l’ambiente del mondo, è l’unica nel settore utility e unica italiana, insieme a Fiat, ad aver raggiunto il voto massimo (A).

«Questo riconoscimento del CDP – afferma Simone Mori, responsabile per la Regolamentazione e ambiente di Enel – rappresenta la conferma che la nostra strategia a tutto campo di contrasto dei cambiamenti climatici è quella giusta: tecnologie efficienti, ricerca di soluzioni innovative, ricorso ai meccanismi di mercato del Protocollo di Kyoto per ridurre le emissioni anche nei Paesi in via di sviluppo».

«E’ un ulteriore importante risultato – sottolinea Gianluca Comin, Direttore Relazioni Esterne di Enel - che conferma l’impegno del Gruppo nel perseguimento di una strategia globale di Corporate Social Responsibility, che si concretizza nel bilanciamento delle esigenze di governance, sociali e ambientali del business per garantire la fornitura di un’energia sostenibile, economica e accessibile».

In termini di miglioramento ambientale e di riduzione delle emissioni, Enel conferma i suoi obiettivi: per il 2020 la riduzione del 10% delle emissioni totali in atmosfera (SO2, NOx e Polveri) e una diminuzione percentuale analoga del fabbisogno specifico di acqua per ogni kWh prodotto. Per quel che riguarda la quantità di CO2 emessa in atmosfera, l’obiettivo è quello di una riduzione del 7% da raggiungere già nel 2012.