Edison: Edf e Delmi alla Consob: Opzioni put «irrilevanti» per opa
Chiesta in via preliminare l'esenzione da una offerta pubblica di acquisto
MILANO - Nel quesito depositato ieri alla Consob da Edf e Delmi, il «contenitore» che raccoglie i soci italiani di Edison, viene chiesta innanzitutto l'esenzione dall'opa ed in secondo luogo vengono definiti «irrilevanti», ai sensi di un'eventuale offerta pubblica di acquisto da parte di Edf, le opzioni 'put' di vendita concesse da Parigi ai soci nazionali.
La richiesta preliminare di esenzione dall'opa, si legge nel documento consegnato alla Commissione, poggia sull'articolo 49 (comma 1, lettera c) del regolamento emittenti che consente di non lanciare l'offerta se «la partecipazione è acquisita a seguito di trasferimento fra società in cui lo stesso o gli stessi soggetti (Delmi ed Edf, ndr) dispongono, anche congiuntamente e/o indirettamente della maggioranza dei diritti di voto esercitabili in assemblea ordinaria o è acquisita a seguito di trasferimento tra una di queste società e tali soggetti». L'esenzione sarebbe quindi applicabile al riassetto di Edison in quanto «tali trasferimenti avverrebbero tra le medesime società (Edf e Delmi) che esercitano congiuntamente il controllo di diritto su Tde», Transalpina di energia, la società che controlla Foro Buonaparte. I legali ritengono che la nuova formulazione dell'articolo 49 ne renda possibile un'applicazione anche al di fuori dei trasferimenti infragruppo.
«Qualora non ricorrano i suddetti presupposti dall'esenzione dall'obbligo di opa», viene messa in evidenza «l'irrilevanza» delle opzioni put «ai fini della determinazione del prezzo dell'opa» per cui Edf punta, pena la rimessa in discussione delle intese sul riassetto Edison, a valori in linea con i corsi di Borsa di Edison degli ultimi 12 mesi.
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