23 aprile 2024
Aggiornato 08:00
La rilevazione di Staffetta Quotidiana

Scende il prezzo della benzina, sale quello del gasolio

La benzina verde cala a 1,621 euro, gasolio sale a 1,571 euro. UP: Il diesel aumenta per la scarsità di offerta sui mercati. Coldiretti: Da caro diesel effetto valanga sull'86% della spesa

ROMA - Scende il prezzo della benzina, sale quello del gasolio. E' quanto emerge dalla consueta rilevazione della Staffetta Quotidiana. Domenica, rileva la Staffetta, Eni ha messo mano ai listini abbassando il prezzo della benzina e alzando quello del gasolio. Da ieri il prezzo medio nazionale della benzina Eni è sceso di 1,5 centesimi a 1,613 euro/litro, mentre quello del gasolio è aumentato di 0,5 centesimi a 1,575 euro/litro. Fermo il Gpl a 0,728 euro/litro. La mossa di Eni, spiega la Staffetta, fa calare fortemente la media ponderata nazionale dei prezzi della benzina tra i diversi marchi: -0,6 centesimi a 1,621 euro/litro, mentre il gasolio sale di 0,4 centesimi a 1,571 euro/litro.
Quanto agli altri marchi, stessa dinamica, ma meno accentuata, per Esso: -0,4 centesimi sulla verde a 1,633 euro/litro per la benzina e +0,5 centesimi sul diesel a 1,575 euro/litro. Si registra inoltre un rialzo sul gasolio per Q8: +0,6 centesimi a 1,574 euro/litro. Ferme le altre compagnie. La media nazionale dei prezzi del metano in lieve calo a 0,91 euro/kg.

UP: Il diesel aumenta per la scarsità di offerta sui mercati - L'aumento del prezzo alla pompa del gasolio «è strettamente legato agli andamenti dei mercati internazionali che, soprattutto in Mediterraneo, presentano da qualche tempo una scarsità di offerta che si è riflessa sui prezzi interni cresciuti nell'ultimo mese mediamente di 2 centesimi euro/litro». Questa la posizione dell'Unione petrolifera in merito agli aumenti dei prezzi del diesel che oggi ha raggiunto quota 1,575 euro a litro.
L'Up rileva inoltre che per la stessa ragione «si sono riflessi i cali internazionali della benzina che sempre nell'ultimo mese è invece diminuita di circa 1,5 centesimi euro/litro».

Coldiretti: Da caro diesel effetto valanga sull'86% della spesa - In un paese come l'Italia dove l'86% dei trasporti commerciali avviene su gomma l'aumento dei carburanti pesa notevolmente sui costi della logistica e sul prezzo finale di vendita dei prodotti. E' quanto afferma la Coldiretti nel commentare il nuovo record del gasolio a 1,575 euro al litro.
«A subire gli effetti del caro benzina sono gli alimentari con ogni pasto che - sottolinea la Coldiretti - percorre in media quasi 2mila chilometri prima di giungere sulle tavole. Le conseguenze si sentono a partire dai campi dove in un anno l'aumento del prezzo del gasolio destinato all'attività agricola è costato - stima la Coldiretti - circa 250 milioni di euro nelle campagne italiane, con un incremento del 46% del costo al litro».
«Oltre all'aumento dei costi per il movimento delle macchine come i trattori, in agricoltura il caro petrolio colpisce soprattutto - conclude la Coldiretti - le attività agricole che utilizzano il carburante per il riscaldamento delle serre (fiori, ortaggi e funghi), di locali come le stalle, ma anche per l'essiccazione dei foraggi destinati all'alimentazione degli animali».

I prezzi sui mercati internazionali - Con il secondo forte calo consecutivo, venerdì, sui mercati internazionali, i prezzi internazionali della benzina hanno raggiunto un livello che l'ultima volta era stato toccato nel febbraio scorso. In due sessioni la quotazione della verde sul mercato del Mediterraneo ha perso oltre 40 dollari la tonnellata, una tendenza che per i compratori europei è stata accentuata venerdì anche dal recupero della moneta unica sul biglietto verde. Analoga dinamica, ma meno accentuata, per il diesel, che ha lasciato sul terreno circa 25 dollari in due sedute. Il prezzo internazionale della verde si è attestato venerdì a 901 dollari la tonnellata (-17), pari a 501 euro per mille litri (-13), quello del gasolio a 1.003 dollari la tonnellata (-6), pari a 624 euro per mille litri (-8).